venerdì, 29 marzo 2024

W la Privacy

W la Privacy

Consiglio di Stato: in alcuni casi la polizia locale può derogare alla privacy

16/11/2017

ROMA - La polizia municipale può agire in deroga al codice privacy limitatamente allo svolgimento di particolari attività di indagine. Oppure con l'impiego di sistemi di videosorveglianza, senza entrare nel dettaglio del regolamento ministeriale in corso di approvazione e dedicato specificamente alle forze dell'ordine.

Lo ha evidenziato il Consiglio di stato con il parere n. 1525/2017. L'art. 57 del codice privacy richiede l'adozione di un decreto ad hoc recante l'individuazione delle modalità di trattamento dei dati personali per finalità di polizia che ai sensi dell'art. 53 del codice risultano affrancati da numerose formalità. Il regolamento innanzitutto non riguarda i trattamenti effettuati per finalità amministrative.

Per la maggior parte delle attività di polizia locale. L'art. 9 disciplina la possibilità per gli organi di polizia di acquisire dati collegandosi alle banche dati pubbliche e private estranee alle forze dell'ordine. È il caso dei varchi lettura targhe in dotazione alla polizia locale e ai comuni. Sui tempi per la conservazione dei dati per finalità di polizia il dispositivo risulta molto flessibile, in conformità alle diverse esigenze investigative in atto. L'art. 12 dedicato alla comunicazione dei dati tra le forze di polizia esclude a priori dal collegamento la polizia locale, nonostante le diverse indicazioni contenute nella legge 48/2017, di conversione del dl 14/2017.

Questo aspetto riverbera in modo pesante nelle modalità di collegamento dei varchi lettura targhe di proprietà comunale con il ced nazionale dei veicoli rubati. Attenzione alla diffusione delle immagini personali.

La bozza di regolamento lo consente solo se la persona ha espresso il proprio consenso o se è necessario per la salvaguardia della vita o dell'incolumità fisica ovvero se è giustificata da necessità di giustizia o di polizia. L'art. 22 tratta specificamente della videosorveglianza. L'utilizzo di questa tecnologia per finalità di polizia è scontato a condizione che non comporti una ingerenza ingiustificata nei diritti e nelle libertà fondamentali.

 


maggiori informazioni su:
www.federprivacy.it



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