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Anche i droni acquatici a Dronitaly 2016

20/09/2016

MILANO – I droni acquatici, galleggianti o subacquei, sono un settore in rapida evoluzione, nel quale l'Italia è all'avanguardia. L'interesse per questi mezzi è in crescita perché sono in grado di offrire un contributo importante e a basso costo, in zone critiche, in aree di difficile o impossibile accesso, alle persone e agli operatori impegnati in operazioni di ricerca e salvataggio di mezzi e persone, monitoraggio della salute delle acque e dell'ambiente, attività idrografiche, archeologia marina e molte altre ancora.

Dronitaly, "The Pro&Fun Drone Show" segue con attenzione il settore e, dopo il convegno su tema dell'anno scorso, anche nell'edizione 2016, che prenderà l'avvio il 1° ottobre 2016 a ModenaFiere, organizza un nuovo appuntamento dedicato a: “Sviluppo del settore dei droni acquatici: misurazioni, studi idrografici, regolamentazione”. Esperti di progetti sperimentali e ad alto tasso di innovazione come quelli sviluppati dall'ISMAR e dall'Istituto Idrografico della Marina Militare, partendo da case history recenti e da scenari operativi attuali, spiegheranno come evolve il comparto e quali sono i trend di mercato, per poi confrontarsi con RINA al fine di giungere a una normativa positiva e soddisfacente per tutti.

Il convegno sarà anche l'occasione per presentare il progetto “Open ROV”, il primo drone subacqueo a controllo remoto open source per la salvaguardia dell'ambiente marino e per l'archeologia sommersa. Nato negli Usa, in Italia ha dato vita a una startup. Alessio Canalini, cofounder Open ROV in Italia: “È il primo unmanned subacqueo potente ma a basso costo e in evoluzione continua, visto che è rigorosamente open source. In Italia pensiamo che possa interessare molto anche gli studenti, essendo distribuito in un kit semplice da assemblare e ancora di più da pilotare visto che basta un normale gamepad. Gli usi sono incredibili: consente di esplorare con una videocamera in full HD i fondali marini e scoprire i tesori archeologici e naturali sommersi fino a 100 metri di profondità e i ragazzi si sentono dei piccoli esploratori degli abissi”.

 


maggiori informazioni su:
www.dronitaly.it



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