Non security, non safety, non cyber-security: solo sicurezza
C’è recessione e fa male, ma negli ultimi cinque anni i budget per la security sono rimasti pressoché invariati, in certi casi sono addirittura cresciuti. E i budget aziendali hanno cominciato ad essere allocati in maniera sostanzialmente uniforme tra le diverse anime che compongono concettualmente la sfera della sicurezza: safety, cyber-security e security fisica.
La contrazione dei budget che ha interessato le PA con i patti di stabilità ha infine imposto una brusca virata verso soluzioni “partecipate” capaci di valorizzare la componente privata.
Cosa ci dicono questi dati? Che la sicurezza è un tema molto sentito, in primo luogo.
Ma che occorre una ridefinizione della stessa che superi la dicotomia (in inglese anche lessicale) fra safety e security e soprattutto tra sicurezza fisica e sicurezza logica.
Perché non solo analisi del rischio, ma anche tecnologie per security e per safety, gestione delle crisi, continuità operativa: tutto è ormai sicurezza e tutto deve far parte del background formativo del security manager classe 2014.
IP Security Magazine pone da sempre l’accento sul fenomeno di convergenza che ormai da tempo sta riportando sotto una vision unitaria i diversi aspetti che compongono il sistema sicurezza.
Una vision unitaria che deve interessare in primo luogo i manager del settore, ma anche le aziende.
IP Security Magazine, sin dal suo battesimo editoriale, ha scelto di traghettare questi mondi in un’unica direzione e il suo Editore, Ethos Media Group, ha messo in campo tutti i mezzi a sua disposizione per promuovere la convergenza: eventi come IP Security Forum e festival ICT lo testimoniano.