Nei primi sei mesi di quest'anno, i criminali informatici hanno colpito maggiormente il settore delle telecomunicazioni, seguito da quello dei mass media e da quello delle costruzioni.
A renderlo noto è il Kaspersky Managed Detection and Response, da cui quali emerge che nel settore delle Tlc si sono verificati 284 incidenti di cybersicurezza ogni 10mila sistemi analizzati; 180 nel campo dei mass media e 179 nel settore delle costruzioni. A chiudere il gruppo sono i settori alimentare e industriale, con 122 e 121 incidenti.
Dati sensibili degli utenti come obiettivo
“Un attacco riuscito, soprattutto se avanzato, a un’azienda di telecomunicazioni può esporre i dati di milioni di clienti, compresi dettagli di contatto e le informazioni sulle carte di credito – spiega Sergey Soldatov, head of Kaspersky Managed Detection and Response – Può servire da trampolino di lancio per ulteriori attacchi ai clienti attraverso lo sfruttamento di relazioni di fiducia. Ecco perché questo settore è così interessante per i criminali informatici”.
"Le organizzazioni dei mass media, a loro volta, diventano un obiettivo sempre più frequente durante i conflitti internazionali – prosegue Soldatov – spesso caratterizzati da una vera e propria guerra dell’informazione in cui svolgono un ruolo cruciale. Infine, ma non meno importante, le imprese di costruzioni hanno volumi di denaro significativi e si affidano a subappaltatori, rendendoli vulnerabili agli attacchi tramite infrastrutture di partner fidati e spear phishing”.
Gli incidenti critici
Rimangono in vetta alla classifica le aziende di telecomunicazioni, anche se si considerano soltanto gli incidenti “critici”, 32 ogni 10mila sistemi secondo i dati di Kaspersky, contro i 12 dell’IT e gli otto del settore governativo. “Gli incidenti critici sono attacchi provocati dall’uomo – prosegue Soldatov – o minacce malware che hanno un impatto significativo potenziale o effettivo sull’infrastruttura aziendale”.
Un fatto "posiitivo" emerge dai dati pubblicati da Kaspersky: le Telco sono meglio preparate a prevenire e fronteggiare le minacce informatiche, affidandosi ad approcci come la valutazione delle vulnerabilità e i test di penetrazione, che hanno migliorato la sicurezza complessiva, contribuendo a far diminuire un poco il numero di incidenti che si sono verificati nella prima metà dell’anno.
In riferimento alla situazione che si sta verificando a livello mondiale, con conflitti globali: “I cyberattacchi rispecchiano tipicamente i conflitti globali, soprattutto quelli determinati dall’uomo – conclude Soldatov – L’intensificarsi del panorama delle minacce nel periodo 2021-2022 ha portato a una maggiore attenzione alla cybersecurity da parte delle imprese e delle organizzazioni in vari ambiti, con conseguenti livelli di sicurezza più elevati grazie all’apprendimento dalle esperienze passate”.
(Fonte testo e immagine: www.corrierecomunicazioni.it)
La tutela dell'operatore in ambito Forze dell'Ordine, sanità, trasporti, tra tecnologie disponibili, digitalizzazione e impatto privacy
Necessità e approcci per l'innovazione nelle infrastrutture critiche della città futura
Corsi in programmazione riconosciuti per il mantenimento e la preparazione alla certificazione TÜV Italia
WebinarLa cybersicurezza dei sistemi di videosorveglianza
Corso riconosciuto da TÜV Italia
Scenari, tecnologia e formazione sulla sicurezza in formato audio
Un'immersione a 360 gradi nella realtà dell'azienda