Dalla siccità alle piene, in poche ore: questa polarizzazione è solo una delle manifestazioni drammatiche (la più recente risale a pochi giorni fa e ha messo KO alcune aree dell’Emilia Romagna, provocando anche due vittime) dei cambiamenti climatici, causa di eventi meteo estremi sempre più frequenti. In questo scenario, la tecnologia è una potente alleata al fine di proteggere le infrastrutture critiche e mitigare gli effetti di tali fenomeni. “Il messaggio che intendiamo portare è molto chiaro – osserva Mario Pasquino, ingegnere, Chief Information Officer di Security Trust, intervistato a Roma, in occasione del convegno “Terremoti, alluvioni, eventi meteo estremi: come proteggere le infrastrutture critiche con tecnologie sostenibili” – e mira a far capire come le nuove tecnologie – parliamo di intelligenza artificiale, di IoT e degli ultimi sviluppi nel mondo delle comunicazioni – possano contribuire a mitigare gli eventi estremi, quali alluvioni, terremoti e inondazioni”
Nel corso del Convegno, organizzato da AIPSA, Associazione italiana professionisti security aziendale, in collaborazione con Security Trust, l’ing. Pasquino ha presentato diversi case study sviluppati negli ultimi anni a livello mondiale.
Tecnologie per prevenire e mitigare
Mitigare le conseguenze di fenomeni estremi, divenuti nostro malgrado quasi ordinari, non è l’unico obiettivo che si può raggiungere impiegando le nuove tecnologie. Molto si può fare anche sul fronte della prevenzione. Per quanto riguarda i terremoti, per esempio, è in via di sviluppo un progetto molto importante, a cura di Caltech, California Institute of Technology, in collaborazione anche con l’Università degli Studi dell’Aquila, segnala Pasquino. “Si tratta di un sistema che utilizza una infrastruttura di telecomunicazione esistente (cavi sottomarini in fibra ottica). Tramite le tecnologie, in questo caso l’intelligenza artificiale, stanno testando la possibilità di rilevare per tempo – e quindi poter allertare la popolazione ed evacuare le aree interessate – le micro scosse che si verificano prima di un terremoto. Come lo fanno? Andando a misurare le variazioni della polarizzazione della luce che viene trasmessa proprio all’interno di questi cavi ottici, sul fondo del mare.”
Il convegno si è svolto lo scorso 23 marzo, a Roma, nella suggestiva cornice di Castel S. Angelo. Al tavolo dei relatori, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, i vertici di AIPSA (il Presidente, Alessandro Manfredini, e la vicepresidente Angelica Cestari) e i manager Fabio Ortolani, Haed of Security Operations di Vodafone Italia, Roberto Massi, Chief Security & Risk Officer del Gruppo Ferrovie dello Stato, e Francesco Ceccarelli, Chief Security Officer di Enel Group. Gabriele Minniti, CyberSecurity Expert di WhySecurity del Gruppo Security Trust, e Mario Pasquino hanno declinato il tema del convegno in chiave tecnologica, illustrando soluzioni, in via di sviluppo o già applicate, fondate su intelligenza artificiale e machine learning.
maggiori informazioni su:
https://www.securitytrust.it/it/
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