giovedì, 18 aprile 2024

Cyber Security

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Cybersecurity, aumenta in Italia la richiesta di investimenti da parte del Governo

26/04/2023

Sono di grande interesse i dati che emergono dall’Osservatorio sullo stato della cybersicurezza in Italia, condotto da Angi Ricerche in collaborazione con Lab21.01.

I risultati di questa indagine sono stati presentati in occasione della terza edizione dell’Innovation cybersecurity summit, rassegna promossa dall’Associazione nazionale giovani innovatori (Angi) e svoltasi a Roma lo scorso 12 aprile.

In linea generale, gli italiani condividono dati riguardanti informazioni anagrafiche di base (58%). Il 27% condivide dati delle proprie carte di credito, il 12% documenti di identità personali e il 3% pin e password personali.

Roberto Baldassari, direttore generale LAB21.01 e direttore del Comitato Scientifico Angi, rileva inoltre come, rispetto allo scorso anno, sia in aumento il numero di quanti ritengono sia necessario "un investimento maggiore da parte del Governo per la protezione in ambito cybersecurity" (72% – +3% rispetto al 2022).

Sono invece in calo coloro che ritengono che la cybersecurity debba essere insegnata come materia scolastica fin dai cicli di studio primario (-2% rispetto al 2022)”. 

Una scarsa cultura sulla cybersicurezza

Da questa indagine emerge anche un altro dato di rilievo: una limitata consapevolezza da parte degli italiani su cosa sia realmente un attacco informatico. Altrettanto scarsa è la familiarità con termini tecnici.

Per questa ragione emerge l’esigenza che vi siano persone preposte un modo specifico al tema della cybersecurity. Al primo posto le agenzie governative dedicate (34%; +2% rispetto al 2022) seguite dal Ministero della Difesa (25%; +2% rispetto ad un anno fa); in crescita anche i centri e gli osservatori privati (17%; + 1%); in calo la Comunità Europea (19%; -2%); le singole aziende (3%; -2% rispetto al 2022) e i privati cittadini (2%; -1%).

Da segnalare un altro dato di grande significato: 9 italiani su 10 non conoscono le polizze cyber e di conseguenza basso anche il livello di coloro che l’acquisterebbero preventivamente (7%). Risultano invece molto interessati risultano i giovani professionisti che lavorano in ambito sicurezza informatica e protezione dei dati personali (67% si dice interessato all’acquisto di una polizza assicurativa Rc professionale personalizzata).

(Fonte testo e immagine:  www.corrierecomunicazioni.it/)

 

 



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