Il risparmio energetico, oggi, è diventato un imperativo. Anche i meno “green”, di fronte all’aumento vertiginoso delle bollette, sono stati costretti ad assumere dei comportamenti “virtuosi”, se non per ragioni ecologiche, almeno, per quelle, ben più pressanti, economiche.
Sappiamo che i Governi di tutto il mondo stanno correndo ai ripari perché l’economia rischia di collassare. Le industrie così come le piccole imprese e le famiglie non possono più permettersi, fra l’altro dopo una pandemia che ha causato notevoli danni, non solo sanitari, di pagare costi per la fornitura di luce e gas che sono in certi casi addirittura decuplicati.
E, per giunta, non si vede, a breve, una soluzione della guerra tra Russia e Ucraina che ha fatto deflagrare, tra l’altro, anche una “bomba” energetica che stava sepolta sotto la cenere. La bacchetta magica, purtroppo, non ce l’ha nessuno e non vogliamo certo presentare delle soluzioni a problemi che esulano dal nostro contesto. Solo, in questo articolo, parleremo di come, dal punto di vista tecnologico, sia possibile intervenire per raggiungere quel mitico “risparmio energetico” che, volenti o nolenti, stiamo ricercando tutti con notevole urgenza.
Annalisa Coviello approfondisce il tema nel testo che segue.
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