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Checkpoint Systems, "La Sicurezza nel Retail in Italia 2021"

12/08/2022

Il Fai-da-te (DIY) è stato uno dei settori che meglio ha saputo resistere alle conseguenze della pandemia. In un contesto di generale riduzione delle vendite, come evidenziato da recenti stime di GfK, quello registrato in Italia tra il 2019 e il 2020 per il settore Fai-da-te si è aggirato su un valore medio quasi irrisorio, (-0,3%): il fatturato è sceso infatti da un equivalente di 4.754 milioni di euro nel 2019 ad uno di 4.742 milioni nel 2020 . Anche nel 2021 sono confermate le aspettative di ripresa macroeconomica per il comparto, soprattutto  per l’Italia: i primi sei mesi dell’anno hanno fatto registrare un trend migliore rispetto allo stesso periodo del 2019.

Un settore in buona salute (meno per l'aspetto "sicurezza")

Il settore può quindi considerarsi in salute e anche le previsioni per il 2022, nonostante l’aumento del costo delle materie prime, sembrerebbero confermare questa tendenza, con un 20% di italiani, ad esempio, che dichiara di considerare la ristrutturazione della propria casa uno dei progetti economici familiari di quest’anno, fatto che presumibilmente li indurrà a fare acquisti in negozi e catene della categoria.

In questo scenario di sostanziale stabilità per il comparto, che pare si sia dimostrato in grado di reggere l’onda d’urto del Covid-19, lo studio "La Sicurezza nel Retail in Italia 2021", realizzato da Crime&tech (spin-off dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), con il supporto di Checkpoint Systems Italia e la collaborazione del Laboratorio per la Sicurezza, ha indagato per il settore del Fai-da-te l’andamento, e quindi anche l’impatto della pandemia, sullo shrinkage, facendo emergere un aumento rispetto all’anno precedente (+ 1,67%).

Se furti e taccheggi sono tra le cause principali delle differenze inventariali per il Fai-da-te, con un valore medio della refurtiva pari a 21 euro, lo studio ha evidenziato anche quali siano i cosiddetti hot products per il comparto, ovvero quella tipologia di merce che risulta più a rischio di furti a causa di alcune caratteristiche, come la facilità di trasporto e l’occultabilità, il valore, l’appetibilità per il consumatore e la rivendibilità. Le lampadine, per numero di pezzi, si collocano al primo posto tra i prodotti più rubati, seguite dalle pile e dalle spine e prese elettriche.

In termini di impatto delle misure restrittive legate alla pandemia sul valore delle differenze inventariali per settore merceologico, per il comparto DIY un 33% dei rispondenti ha dichiarato di non aver riscontrato nessun cambiamento. Il 67% ha invece registrato un aumento delle perdite, individuando inoltre, tra le voci di maggior impatto, i furti esterni, seguiti da quelli interni e dagli errori amministrativi .

Il ruolo della tecnologia

Di fronte a questa situazione, è importante che i retailer siano consapevoli del valore strategico che può avere la tecnologia per contrastare questi fenomeni. E' necessaria l’adozione di un approccio olistico che preveda la messa in atto di un mix di misure di sicurezza tradizionali (videosorveglianza, sigilli alle porte, barriere ed etichette antitaccheggio, servizi di doorman, sistemi di allarme gestiti da terze parti) e di programmi di Protezione alla fonte basati su tecnologia RFID può rappresentare la soluzione. 

Una strategia efficace per ridurre l’incidenza di questi atti dovrebbe puntare sull’implementazione di programmi di Protezione alla Fonte lungo tutta la supply chain, a favore di una visione chiara e completa di tutto lo stock e di efficaci valutazioni sulle opzioni di protezione da attuare per evitare disallineamenti dell’inventario e ridurre l’out-of-stock.

Molti retailer hanno già scelto di attuare programmi di Protezione alla fonte, basati sull’applicazione di tecnologie RFID avanzate, e riconoscono un miglioramento della marginalità complessiva, in virtù di questa scelta strategica. 

Per una versione completa dello studio “La Sicurezza nel Retail in Italia 2021”: https://checkpointsystems.com/it/reports/la-sicurezza-nel-retail-in-italia-2021/

 


maggiori informazioni su:
www.CheckpointSystems.com



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