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W la Privacy

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Attività Garante privacy 2021: temi, dati e questioni di maggior interesse

23/07/2022

L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali - composta da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza - ha presentato lo scorso 24 giugno, a Roma, la Relazione sull’attività svolta nel secondo anno di mandato del Collegio.

La Relazione illustra i diversi fronti sui quali è stata impegnata l'Autorità nel corso di un anno caratterizzato ancora dall’impatto dell’emergenza sanitaria su tutti i settori della vita nazionale e dal ricorso massiccio alle piattaforme on line. La necessità di assicurare, da una parte, un funzionale trattamento dei dati - in particolare di quelli che riguardano la salute - e, dall’altra, il rispetto dei diritti delle persone, ha visto il Garante impegnato in una costante opera di bilanciamento al momento di fornire pareri o di indicare misure di garanzia per tutelare i diritti della persona.

Il 2021 ha inoltre rappresentato per l’Autorità un anno particolarmente impegnativo ai fini dell’adeguamento al Regolamento Ue da parte dei soggetti pubblici e privati.

L'anno preso in esame ha visto attuare una serie di interventi focalizzati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: le implicazioni etiche della tecnologia; l’economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori; i big data; l’intelligenza artificiale e le problematiche poste dagli algoritmi; gli scenari tracciati dalle neuroscienze; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; il diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale; la monetizzazione delle informazioni personali; il fenomeni del revenge porn e dello sharenting.

Alcune cifre

Nel 2021 sono stati adottati 448 provvedimenti collegiali (con un aumento di oltre 56% rispetto all’anno precedente).

L’Autorità ha fornito riscontro a 9.184 reclami e segnalazioni riguardanti, tra l’altro il marketing e le reti telematiche; i dati on line delle pubbliche amministrazioni; la sanità; la sicurezza informatica; il settore bancario e finanziario; il lavoro.

I pareri resi dal Collegio su atti normativi e amministrativi sono stati 72 ed hanno riguardato sanità; fisco; giustizia; istruzione; digitalizzazione della P.a.; funzioni di interesse pubblico.

7 sono stati i pareri su norme di rango primario: in particolare, riguardo a digitalizzazione della Pa, giustizia, open data.

Le comunicazioni di notizie di reato all’autorità giudiziaria sono state 12 e hanno riguardato violazioni in materia di controllo a distanza dei lavoratori; accessi abusivi a sistemi informatici o telematici; trattamento illecito dei dati; falsità nelle dichiarazioni; inosservanza dei provvedimenti del Garante.   

Attività ispettiva (e sanzioni)

I provvedimenti correttivi e sanzionatori sono stati 388. Le sanzioni riscosse sono state di circa 13 milioni 500 mila euro.

Le ispezioni effettuate nel 2021 sono state 49, avendo subito l’impatto dell’emergenza pandemica. Gli accertamenti svolti, anche con il contributo del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza, hanno riguardato diversi settori, sia nell’ambito pubblico che privato: in particolare, fatturazione elettronica; fornitori di banche dati; videosorveglianza domestica; banche dati reputazionali; marketing e profilazione; data breach; food delivery.

Per quanto riguarda l’attività di relazione con il pubblico, è stato dato riscontro a oltre 18.700 quesiti, che hanno riguardato, in maniera preponderante, gli adempimenti connessi all’applicazione del Regolamento Ue, il telemarketing indesiderato; il rapporto di lavoro pubblico e privato; l’attività dei Responsabili del trattamento.

Oltre 5 milioni e 800 mila gli accessi al sito web dell’Autorità.


maggiori informazioni su:
www.garanteprivacy.it



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