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UNI e CEI per i professionisti della sicurezza

14/10/2021

Tra i progetti di Norma che UNI ha sottoposto a inchiesta pubblica preliminare risulta anche quello che riguarda le figure di progettista, installatore, manutentore di impianti di allarme, intrusione e rapina, videosorveglianza e controllo accessi. Sono definiti dalla norma i requisiti relativi all'attività professionale di queste figure attraverso l'individuazione di compiti e attività, requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità. 

Esistono schemi di certificazione per le figure indicate ma è indubbio che, anche per andare incontro alle esigenze del mercato della sicurezza, è importante che le regole di certificazione siano riconosciute e uniformate in modo da definire una norma di riferimento per l'accreditamento dello schema di certificazione e in applicazione della Legge n.4/2013 (Disposizioni in materia di professioni non regolamentate). 

Il professionista della sicurezza sta, in definitiva, trovando la strada verso una definizione adeguata e in linea con la portata e l’importanza del suo impegno in questo settore.

Un mondo che evolve, l’esigenza di una formazione adeguata

Il mondo della sicurezza sta evolvendosi in modo rapido: oltre per il fatto che i clienti hanno maggiori conoscenze, anche grazie a internet, e che si dimostrano più esigenti, anche perché l'evoluzione tecnologica relativa ai vari componenti sta modificando le modalità di installazione, di progettazione e di manutenzione. Un dato che va tenuto presente è relativo all’l'interoperabilità e all'integrabilità dei sistemi, che avvicina al mondo della sicurezza operatori provenienti da altri settori (IT, TLC, domotica, impiantistica civile), spesso non esperti in tema di sicurezza.

Se poi a questo quadro si aggiunge il fatto che installatore e manutentore di sistemi di sicurezza possono andare incontro alla possibilità di richieste di risarcimento danni in caso di malfunzionamento del sistema venduto, determinando conseguenze patrimoniali che potrebbero risultare pesanti per il fornitore, è ben evidente l'esigenza di formare e qualificare in modo appropriato le figure che dovranno progettare, provvedere alla manutenzione, realizzare e fornire servizi di sicurezza.

CEI, un apporto necessario

L’UNI ritiene necessario che la norma sia sviluppata in sinergia con il CEI, visto che molte parti interessate sono rappresentate nell'ambito del CEI/CT 79 “Sistemi elettronici di sicurezza e allarme”. Risultano di competenza CEI, inoltre, la totalità delle norme tecniche che rappresentano la regola dell'arte della progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione di queste tipologie di impianti. 

A queste norme si affianca la UNI CEI EN 16763, che regola i criteri di professionalità degli operatori attivi nel campo antincendio e sicurezza, e la proposta si inserisce in modo integrativo per specificare i servizi di progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione di impianti di allarme intrusione, di videosorveglianza e di controllo accessi.

Nella norma CEI 79-3, in fase di revisione (dovrebbe essere pubblicata tra marzo e giugno 2022) che regola i criteri di progettazione e di installazione degli impianti citati, l’Allegato K elenca i criteri di professionalità di operatori e aziende. Tali impianti sono fondamentali per la sicurezza di persone e beni e sono regolamentati dalle leggi vigenti in materia (ad esempio il DM 37/08).

La questione è quindi complessa e delicata. Abbiamo a questo proposito chiesto un parere a Paolo Gambuzzi, nuovo presidente di AIPS, che ha sempre avuto a cuore il tema della certificazione per queste figure. 

La nostra Associazione fin dalla sua nascita - spiega Paolo Gambuzzi - si è posta come obiettivo il riconoscimento dell’installatore professionale di sicurezza. In quest’ottica, 4 anni fa abbiamo collaborato con TUV Italia alla predisposizione del loro schema di certificazione per Esperti e Installatori di sistemi di sicurezza, promuovendo tramite i canali associativi la certificazione volontaria.

Nel 2019, in occasione di un convegno a Fiera Sicurezza, abbiamo lanciato una iniziativa volta a rendere cogente questa certificazione volontaria e abbiamo trovato il supporto e la collaborazione delle maggiori associazioni del settore: Aipros,  Anie sicurezza e Assosicurezza. Insieme a queste associazioni e agli enti di certificazione TUV italia, IMQ e Cersa ICMQ abbiamo dato vita a un progetto interassociativo che ha promosso proprio la nascita del tavolo di lavoro UNI-CEI, che attualmente sta predisponendo la norma sopracitata, che definirà i requisiti relativi all'attività professionale di progettista, installatore, manutentore di impianti di allarme, intrusione e rapina, videosorveglianza e controllo accessi  attraverso l'individuazione di compiti e attività, requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità. 

Con soddisfazione - conclude Gambuzzi - posso dire che AIPS, nella figura del Consigliere naz. Ing. Antonio Avolio, partecipa sia al gruppo di lavoro UNI-CEI, sia al tavolo del CT 79 che sta elaborando la nuova edizione della CEI 79-3.

Si tratta di due tavoli di lavoro estremamente importanti, che auspichiamo, una volta conclusi, portino una svolta significativa nel settore, elevando la professionalità degli installatori e manutentori di sistemi di sicurezza”.

Anche Ethos Academy da anni promuove la formazione dei professionisti, e si accoda a tuti gli enti per sollecitare una pronta risposta.



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