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Progetto Don Bosco, la parola agli sponsor: Luca Vittorio Cappelletti di BETACAVI

30/06/2021

ROMA - "Formare in maniera concreta i giovani per il futuro della sicurezza 4.0” questo il senso del progetto che ha dato vita a tre nuovi moderni laboratori interni, molto sofisticati, nei settori  building automation, sicurezza anticrimine, videosorveglianza, controllo accessisicurezza antincendio, con un'annessa area esterna tecnologicamente avanzata, per le simulazioni progettuali e funzionali direttamente in campo.

Abbiamo intervistato le aziende che hanno creduto e investito nei nuovi i laboratori, del Centro Ragazzi Don Bosco di Roma. Ecco le loro testimonianze.

Ne parliamo con Luca Vittorio Cappelletti, Sales and Marketing Director BETACAVI. 

 Il pedagogista Francesco De Bartolomeis definiva i laboratori didattici come luoghi fisici e sociali attrezzati, non un semplice accompagnamento delle attività scolastiche, ma l’ossatura portante della scuola stessa. 

- Quali sono state le motivazioni che hanno spinto il management aziendale nell’aderire a questo innovativo percorso formativo?

"Crediamo fortemente nella formazione, siamo convinti che senza cultura non può esserci progresso motivo per cui non possiamo esimerci da dare il nostro contributo. Non si finisce mai di imparare: pertanto riteniamo estremamente valida la scelta di partire proprio dalla base, ovvero dalla scuola, che ha l’onere di creare un percorso pratico e teorico in grado di preparare al meglio figure professionali aggiornate e competenti". 

 - L’attività in laboratorio, oltre alla normale attività didattica, quale trasformazione concreta darà agli studenti? 

"Riteniamo che questo sia un passaggio fondamentale per la crescita professionale dell’individuo. Il professionista di nuova generazione dovrà essere in grado di gestire e integrare tecnologie e sistemi estremamente complessi. Per far sì che questo accada, bisogna creare i presupposti tramite la sperimentazione, facendo ricerca e sviluppo in maniera tangibile, mettendo a disposizione delle nuove leve tutti gli strumenti idonei necessari a perseguire l’obiettivo"

- Secondo la vostra vision, quale sarà l’impatto sui mercati della security che avranno queste nuove figure professionali 4.0?  

 "Riteniamo che i professionisti di nuova generazione dovranno essere in grado di orientarsi in un microcosmo di sistemi all’interno del quale la security sarà solo una delle tecnologie da integrare. Il professionista dovrà essere in grado di fare interagire sistemi differenti, avendo una visione d’insieme anziché a scomparti. L’integrazione dei sistemi è la chiave di volta: noi possiamo solo influenzare le tempistiche investendo sulla formazione e facendo cultura".

Per approfondire: https://www.secsolution.com/audiovideo-dett.asp?id=596

 

 

 

 


maggiori informazioni su:
www.betacavi.com



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