MILANO - Sicurezza cyber: un tema ormai imprescindibile in un comparto trainato da un’innovazione governata dall’interconnessione a tutti i livelli e dalla comunicazione IP, nel quale l’ingresso a gamba tesa dell’Intelligenza Artificiale può sempre portare con sé altre e più insidiose minacce. Oppure no?
La dimensione dell’innovazione, come spinta per il miglioramento delle condizioni di vita e di interazione sociale, che comprende anche l’utilizzo dei dati biometrici come sistema di sicurezza – con un grosso focus sull’utilizzo del video – può senza dubbio essere sfruttata dagli hacker. È stato infatti già ampiamente dimostrato come video e audio possono essere utilizzati come porta d’ingresso per malware e gli algoritmi utilizzati per i deep fake stanno diventando sempre più avanzati.
Ci sono esempi di sistemi che riuscivano a rimanere silenti, attivandosi solo al raggiungimento della vittima designata. Il sistema di Intelligenza Artificiale attivava il “detonatore” tramite identificazione attraverso parametri di natura biometrica.
Tuttavia la stessa AI può – e in molti esempi losta già facendo – supportare e rendere più performanti i processi di Cyber Security.
Giulio Iucci - Presidente ANIE SICUREZZA, prosegue la sua interessante trattazione nell'articolo che segue.
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