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AI e videosorveglianza, i nuovi scenari creati dalla pandemia

26/04/2021

MILANO - La situazione di emergenza sanitaria che stiamo attraversando ha dato un deciso impulso alla diffusione di AI e videosorveglianza, anche al di fuori dell’ambito della security industriale. Tale evoluzione  ha messo in evidenza alcuni esempi di come tali tecnologie combinate siano in grado di trasformare l'attività delle aziende e di avere allo stesso tempo un impatto non indifferente sulla vita di ciascuno di noi.

Il segnale è stato colto anche dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano. I dati indicano per questa tecnologia un mercato da 300 milioni di euro, in crescita del 15%. Anche le aziende mostrano una propensione di apertura in questo ambito: il 53% già utilizza l’AI e il 40% ha progetti operativi in corso.

Il concetto è noto a quasi tutti i consumatori, anche al di fuori del contesto industriale: circa la metà di loro si è servito di prodotti e servizi con funzionalità correlate a questa tecnologia.

In ambito security aziendale

In base ai dati del Rapporto Clusit 2021, nel 2020 sono stati 1.871 gli attacchi gravi di dominio pubblico nel mondo, con un aumentio del 12% rispetto al 2019: dinanzi a questa forte crescita del cyber crime è evidente l’esigenza di impiegare queste tecnologie nella security aziendale, perché dinanzi ad attacchi così numerosi e sofisticati, sono indispensabili soluzioni di sicurezza informatica innovative ed efficaci.

Il ruolo di queste tecnologie si è però esteso al di fuori del mondo della sicurezza. Capacità e possibilità di elaborare informazioni sono diventate il driver per impeghi diversi e le telecamere, sempre a causa dell’emergenza sanitaria, hanno fatto il loro ingresso in contesti diversi, come  ospedali e mezzi di trasporto. Nei primi sono servite in ausilio a operatori e pazienti per limitare l’esposizione al contagio. Lo stesso è avvenuto in aeroporti, su mezzi come treni e metropolitane dove telecamere e algoritmi hanno reso possibile controllare il carico di persone in ambienti chiusi, anche al fine di evitare i temuti assembramenti: un sensore raccoglie inoltre informazioni tramite le immagini, che possono essere elaborate in modo approfondito proprio grazie all’AI e agli analytics. 

La videosorveglianza in azienda 

La pandemia ha creato nuove necessità che hanno trasformato l’utilizzo di videosorveglianza e AI, unite al controllo accessi, anche nell'ambito di ambienti industriali in cui prima erano strumenti legati soprattutto al concetto di sicurezza.

Oltre alla consueta funzione di verifica dei badge all’ingresso, sono state implementate nuove funzioni che hanno l'obiettivo di gestire, ottimizzare, controllare e tutelare la sicurezza delle persone, verificando il rispetto delle disposizioni sanitarie mirate a limitare il contatto tra operatori e quindi anche i rischi legati al contagio.

E' interessante osservare che allo stesso tempo si è verificata anche un’integrazione dei due sottosistemi, in una prima fase concepiti come entità distinte, che sono quindi diventati  più omogenei e interoperanti. Questo si è rivelato essenziale per gestire nel modo più efficace possibile la presenza di persone in azienda e il numero di quanti hanno fatto, in determinati spazi, il loro ingresso in contemporanea, anche limitando gli accessi esterni.

(Fonte: Agendadigitale.eu)


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