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W la Privacy

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Vaccinazione anti Covid-19 dei dipendenti: le Faq del Garante per la privacy

04/03/2021

MILANO - Sono numerose le domande a cui ha risposto il Garante per la privacy e che sono relative a un tema estremamente attuale: la vaccinazione anti Covid dei dipendenti.

Qualche esempio: Il datore di lavoro può chiedere ai propri dipendenti di vaccinarsi contro il Covid per accedere ai luoghi di lavoro e per svolgere determinate mansioni, ad esempio in ambito sanitario? Può chiedere al medico competente i nominativi dei dipendenti vaccinati, oppyre domandare conferma della vaccinazione direttamente ai lavoratori?

Il rispetto della privacy dei lavoratori

Obiettivo dell’Autorità è quello di offrire alle imprese, così come a enti e amministrazioni pubbliche, indicazioni chiare ed utili, affinché possano applicare in modo corretto la disciplina sulla protezione dei dati personali nel contesto emergenziale, anche al fine di prevenire possibili trattamenti illeciti di dati personali e di evitare inutili costi di gestione o possibili effetti discriminatori.

Le Faq spiegano inoltre che il datore di lavoro non può acquisire, neppure con il consenso del dipendente o tramite il medico compente, i nominativi del personale vaccinato o la copia delle certificazioni vaccinali. La disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non lo permette, così come non è permesso dalle disposizioni sull’emergenza sanitaria. In questi casi, il consenso del dipendente non può costituire una condizione di liceità del trattamento dei dati. In base al quadro normativo in vigore, il datore di lavoro può acquisire i soli giudizi di idoneità alla mansione specifica redatti dal medico competente.

Altri chiarimenti del Garante

Il Garante ha chiarito inoltre che - in attesa di un intervento del legislatore nazionale che eventualmente imponga la vaccinazione anti Covid quale condizione per lo svolgimento di determinate professioni, attività lavorative e mansioni - nei casi di esposizione diretta ad “agenti biologici” durante lo svolgimento del lavoro, come nel contesto sanitario, si applicano le disposizioni vigenti sulle “misure speciali di protezione” previste per tali ambienti lavorativi (art. 279 del d.lgs. n. 81/2008).

Soltanto il medico competente, nella sua funzione di raccordo tra il sistema sanitario e il contesto lavorativo, ha la possibilità di trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti. Il datore di lavoro deve quindi limitarsi ad attuare, sul piano organizzativo, le misure indicate dal medico competente nei casi di giudizio di parziale o di temporanea inidoneità.

 

(Fonte: Garante Privacy; Fonte immagine: www.federprivacy.org)


maggiori informazioni su:
www.fedeprivacy.org



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