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Sicurezza: due milioni di euro per la videosorveglianza in dieci comuni veneti

27/07/2020

MILANO - Sono tantissimi gli esempi di come un sistema di videosorveglianza sia di supporto in un contesto urbano contro i reati, la delinquenza comune, l'inciviltà dei cittadini e come costituisca un imprescindibile ausilio in tema di protezione di persone e beni, negli ambiti più disparati.

Giunge dal Veneto un nuovo esempio, "di ampio respiro", che si concentra in questo caso sulla sicurezza delle fermate degli autobus. I sindaci dei dieci comuni che fanno parte della Strategia Integrata di Sviluppo urbano Sostenibile (Sisus), con capofila Montebelluna, si sono incontrati per mettere a punto il progetto da due milioni di euro che prevede l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza nei luoghi del trasporto pubblico.

Il progetto è ambizioso: funziona in base alla formula del co-finanziamento regionale. La Regione Veneto mette 1 milione di euro, l’altro milione di euro è a carico dei Comuni, in base al numero di impianti tecnologici che si intendono acquistare.

“La nostra area Sisus è diversa rispetto alle altre perché ha la configurazione urbanistica dell’area diffusa - sottolinea il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero -. A differenza delle altre città capoluogo nelle quali è presente il controllo sociale, cioè quello condotto a colpo d’occhio e che è assicurato dall’alta densità abitativa, nella nostra realtà, al di fuori dei centri cittadini, vi sono fermate degli autobus che non sono presidiate. Questo rappresenta un problema, soprattutto in relazione alle fasce più deboli dell’utenza (minorenni ed anziani)".

Videosorveglianza anche sui bus

"I sistemi di video sorveglianza saranno messi anche a bordo degli autobus - sottolinea -. Nella città di Montebelluna, così come in quella di Castelfranco Veneto, l’investimento più importante sarà sostenuto presso le stazioni degli autobus. A Montebelluna la stazione degli autobus è a ridosso della stazione ferroviaria, dove si è già visto un potenziamento dell’impianto di videosorveglianza con l’installazione di 22 telecamere; nel 2021 Mom prevede il rifacimento della stazione delle corriere e con l’occasione saranno installate una serie di nuove telecamere, anche con visione notturna, dotate di Ocr, cioè un programma di riconoscimento di ultima generazione che consente di rilevare qualsiasi movimento in atto. Le altre 20 telecamere circa, sempre a Montebelluna, saranno distribuite presso le diverse fermate, sia urbane, sia extraurbane".

"Le nuove telecamere - prosegue Favero - sono dotate di 4 oculari, di visione a 360 gradi, ad alta definizione, in grado cioè di registrare anche in assenza di luce. Questo significa che, non solo saranno utili per presidiare le fermate delle corriere, ma altresì garantiranno il controllo dell’intera area dove verranno posizionate”.

Da segnalare infine che i sindaci si sono trovati d'accordo sulla necessità di adottare le stesse tecnologie, hardware e software, in modo da dare vita ad un network di sorveglianza in grado di unire tutti i Comuni. Polizia locale e Carabinieri possono disporre di un sistema integrato in grado di rilevare i movimenti dei soggetti sospetti che utilizzano il sistema di trasporto pubblico e in più di intercettare gli autoveicoli che passano davanti alle telecamere muovendosi da un Comune all’altro.

 



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