MILANO - Interfacciare svariate categorie di dispositivi, come nel caso del sempre più diffuso IoT, richiede spesso un’analisi preventiva dell’infrastruttura del cliente. Una primaria distinzione deve essere quindi operata in base al tipo di destinatario: privato o azienda.
In ambito terziario la prevenzione di intrusioni informatiche porta all’implementazione di dispositivi e regole che possono rendere difficoltosa l’aggiunta di oggetti collegati in rete (NVR, allarmi, ecc). Questi impianti complessi vengono gestiti da specialisti del settore informatico, la cui figura è essenziale in collaborazione con l’installatore.
Indipendentemente dalla presenza della sopracitata figura, è buona norma separare virtualmente la rete in due o tre tronconi, ovvero la sottorete principale e la/le sottorete/i degli impianti tecnologici. Questa differenziazione permette di ottenere notevoli migliorie, oltre che in termini di performance, anche in termini di sicurezza.
Marco Guerrato e Michele Matera - Rispettivamente, Segretario nazionale RIFS e titolare di GM Sicurezza e Socio RIFS e titolare di MSecurity, approfondiscono questo attualissimo tema nell'articolo che segue:
https://www.secsolution.com/articolo.asp?id=742
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