MILANO - Il Data Privacy Benchmark Study, giunto alla sua terza edizione, è uno studio condotto annualmente da Cisco che analizza le strategie attivate dalle aziende in tema di riservatezza dei dati.
I risultati dell'edizione di quest'anno illustrano con compiutezza i vantaggi economici per le realtà che hanno attuato efficaci procedure per la tutela della privacy. Lo studio ha raccolto i dati provenienti da oltre 2.800 professionisti della sicurezza in 13 Paesi, tra cui anche l’Italia, e fornisce una visione approfondita del livello di adozione di procedure per la privacy dei dati a un anno e mezzo dall’entrata in vigore del GDPR (General Data Protection Regulation) nell’Unione Europea.
“Con questo studio abbiamo la prova tangibile che gli investimenti per la privacy stanno portando risultati concreti alle aziende - osserva Harvey Jang, Cisco Vice President & Chief Privacy Office - in particolare grazie a una migliore relazione con i clienti e a un impatto positivo sui risultati di business”.
Gran parte delle aziende in tutto il mondo hanno quindi effettuato notevoli investimenti per la tutela della privacy, ma oggi possono dichiarare di aver ottenuto un buon riscontro su più livelli.
I principali risultati dello studio
In media, le aziende ottengono benefici pari a 2,7 volte (2,4 per l’Italia) il loro investimento iniziale e più del 40% ottiene benefici pari ad almeno il doppio della spesa sostenuta in materia di privacy;
Rispetto al 40% dell'anno scorso, oltre il 70% degli intervistati dichiara di ottenere significativi vantaggi di business grazie alle iniziative messe in campo per la tutela della privacy che vanno oltre la conformità: una migliore agilità, un maggiore vantaggio competitivo, una maggiore attrattiva per gli investitori e una maggiore fiducia da parte dei clienti;
A fronte di una maggiore responsabilità, sono innegabili e tangibili i benefici: le aziende con valutazioni di responsabilità più elevate (valutati utilizzando l'Accountability Wheel) sperimentano minori danni economici legati alle violazioni, minori ritardi nelle vendite e maggiori ritorni finanziari;
L’82% delle aziende (89% in Italia) vede le certificazioni per la privacy come fattore chiave alla base delle decisioni d'acquisto: le certificazioni per la privacy come ad esempio quelle ISO 27701, EU/Swiss-US Privacy Shield e APEC Cross Border Privacy Rules system stanno influenzando sempre più le decisioni di acquisto nella scelta di un vendor. In cima alla lista con il 95% degli intervistati che concorda con questa visione figurano India e Brasile.
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