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Il Progetto Smart Road, sicurezza stradale e mobilità efficiente e interconnessa

13/02/2020

MILANO - Tema attualissimo e centrale della sicurezza urbana, la mobilità è oggetto di studi e riflessioni da parte di Comuni e Istituzioni: la rete stradale “intelligente”, elemento di un concetto di più ampio respiro, quale quello della Smart City, sfrutta le tecnologie digitali più evolute, è interconnessa e in grado di rendere la mobilità sicura, efficiente, più sostenibile, oltre che di dialogare con gli utenti a bordo dei veicolie segnalare loro informazioni importanti.

Smart Road, oltre che una nuova concezione di mobilità, è un progetto di ANAS (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) che ha un valore di un miliardo di euro il cui obiettivo è quello di una graduale digitalizzazione della rete autostradale e stradale del nostro Paese. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato nel 2018 il Decreto Smart Road, indicando quali sono i servizi smart che riguardano le strade, dove e quando saranno effettuati. 

Il primo cantiere risale al 2018. La prima Smart Road in Italia è stata quella sulla ex Salerno-Reggio Calabria (autostrada A2), con la creazione dell’infrastruttura di base, per complessivi 130 km. Il progetto ha interessato alcuni tra i principali nodi stradali del Paese, dal Veneto (il tratto Orte-Mestre) alla Sicilia (la statale 51 e la Palermo-Catania) passando per il Grande Raccordo Anulare di Roma, l’autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino e la A2 Autostrada del Mediterraneo.

E' più recente, risale infatti allo scorso mese di luglio, il progetto Smart Road che riguarda la città di Trieste, con il sistema di monitoraggio del traffico dei mezzi pesanti fra il porto e l’interporto. Questo progetto è l'esito della collaborazione tra ANAS e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e ha l'intento di rendere più regolari le code e più fluidi i tempi di imbarco.

E' prevista l’installazione di sistemi intelligenti di trasporto lungo il raccordo autostradale RA14 e RA13 e la strada statale 202 “Triestina”, per verificare che il tempo di percorrenza tra l’interporto di Fernetti e il Porto di Trieste sia in linea con la velocità media dei mezzi pesanti (si tengono in considerazione le condizioni di traffico e le condizioni meteo).

Nell'ambito di questi progetti risulta decisivo il ruolo che, per il monitoraggio e la gestione della mobilità dei veicoli, hanno le telecamere di videosorveglianza. La mobilità sicura richiede infatti che siano rilevati eventi pericolosi su strada e situazioni difficili, quali incidenti o infrazioni e che possano essere raccolti dati di traffico, senza soluzione di continuità e a prescindere dalle  condizioni meteo.

Questo progetto prevede l'impiego di telecamere intelligenti per la lettura delle targhe e sensori per la pesatura dei mezzi (permettono di individuare quelli che potrebbero aver effettuato una sosta o una deviazione per un carico/scarico di merci non autorizzato). Un sistema di telecamere a circuito chiuso, dotato di software, trasmette inoltre un segnale che segnala la presenza di code di veicoli lungo il tratto di strada interessato dalla videosorveglianza.

 

Intelligenza artificiale e video analisi

Una rete stradale interconnessa che possa davvero definirsi smart deve poter contare su telecamere dotate di algoritmi di Intelligenza Artificiale, in grado di analizzare la scena ripresa in ogni suo dettaglio, di estrarre dati relativi ai veicoli (tipologia, colore, marchio, targa, velocità e direzione) e, sulla base degli algoritmi adottati, di cogliere "comportamenti" impropri, come un veicolo che sia fermo o circoli in contromano, e di localizzare gli spostamenti.

 

Dotate di video-analisi, le telecamere possono fornire utili statistiche sulle condizioni del traffico in successione temporale e in tempo reale: l’elaborazione intelligente delle immagini permette, poi, di inviare notifiche di eventi e di allertare con immediatezza gli operatori.

 

 



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