Nuovo sistema di riconoscimento facciale sperimentato con successo allo Stadio Friuli

MILANO - E' stato sperimentato lo scorso 30 giugno, allo stadio Friuli, in occasione della finale degli Europei under 21 di calcio, un nuovo sistema di riconoscimento facciale, un sistema innovativo, integrato con la strumentazione di videosorveglianza già attiva all’interno dello stadio, in grado di individuare in tempo reale i tifosi ai quali è vietato l’accesso agli impianti sportivi, consentendo l’immediato intervento delle forze dell’ordine.

Il software "Reco face identification system" ha sorvegliato i flussi video provenienti dai 71 varchi di accesso allo stadio friulano. Il debutto è avvenuto a pochi giorni dall’approvazione del Decreto sicurezza bis che prevede, tra le altre, anche un inasprimento delle misure contro la violenza negli stadi, fisica e verbale, che riguarderà anche i fatti accaduti all’estero, con caratteristiche di reciprocità.

Il sistema rappresenta un’evoluzione del Sari (Sistema automatico di riconoscimento immagini), prodotto dall’azienda leccese ReCo 3.26 e, dallo scorso settembre, in uso anche al ministero dell’Interno-Direzione centrale anticrimine e Polizia scientifica. Il software può essere usato tanto in fase investigativa, dove ha dimostrato la sua efficacia, ma anche in fase preventiva, ambito in cui appunto si sta testando la sua efficacia. "Per questo progetto, abbiamo messo a punto la versione Real Time del software - spiega Simone Pratesi, di Reco 3.26 - che consente di analizzare in tempo reale i volti dei soggetti ripresi dalle telecamere di sicurezza già presenti, confrontandoli con una watching list di riferimento.

L’ algoritmo alla base del software consente di rilevare l’immagine del volto della persona, estrapolarne le caratteristiche biometriche e confrontarle in tempo reale con un database di riferimento al fine di individuare preventivamente la presenza di persone a cui non è consentito l’accesso alla struttura".

(Fonte: www.messaggeroveneto.gelocal.it/)