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"Dal riconoscimento facciale alla profilazione, le nuove frontiere della protezione dati"

10/07/2019

MILANO - "Dal riconoscimento facciale alla profilazione, le nuove frontiere della protezione dati": era questo il titolo della 38a sessione plenaria del Comitato della Convenzione 108, svoltasi a Strasburgo lo scorso 13 e 14 giugno.

L'organismo è nato, nell’ambito del Consiglio d’Europa, per indirizzare l’interpretazione della Convenzione e facilitarne l’attuazione e il comitato dal 2016 è presieduto da una rappresentante del Garante per la protezione dei dati personali.

Nel corso della riunione sono state affrontate tematiche rilevanti legate alla protezione dei dati e alla garanzia dei diritti fondamentali, alla luce del sempre più ampio impiego delle nuove tecnologie: riconoscimento facciale; profilazione; elaborazione dei dati nel contesto dei sistemi educativi; accesso transfrontaliero ai dati da parte delle Forze dell'ordine.

Nei giorni precedenti alla Sessione Plenaria del Comitato si erano svolti due importanti eventi:

- la conferenza sulla Convenzione 108 modernizzata, già firmata da 30 stati a soli 8 mesi dall’apertura alla firma del relativo Protocollo (l’originaria Convenzione 108, con le recenti adesioni di Argentina e Marocco, arriverà a contare 55 parti dal 1 settembre prossimo);

- la consultazione pubblica sui dati relativi alla salute, lanciata dal Relatore speciale Onu sulla privacy Joe Cannataci.

A margine della plenaria, è stato consegnato il premio Stefano Rodotà, assegnato quest'anno per la prima volta dal Comitato della Convenzione 108 in occasione della Giornata della protezione dei dati, lo scorso 28 gennaio.

Il Premio, che riconosce progetti di ricerca accademici innovativi e originali nel campo della protezione dei dati, è andato a Eva Lievens e Ingrida Milkaite, dell'università di Gent, per la ricerca dal titolo "Una prospettiva sui diritti dei minori in materia di privacy e protezione dei dati nell'era digitale". Jef Ausloos, dell'Istituto di diritto dell'informazione (IViR)/Università di Amsterdam ha ricevuto una menzione speciale per un progetto intitolato "Il diritto alla cancellazione: salvaguardia per l'auto-determinazione informazionale in una società digitale?"

    


maggiori informazioni su:
www.garanteprivacy.it



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