Lombardia ancora in prima linea per l'installazione di telecamere negli asili nido

MILANO - "Fatti gravissimi e intollerabili. Vicende inaccettabili i cui responsabili dovranno essere puniti con pene esemplari. Da parte nostra, per cercare di contrastare questo fenomeno odioso, stiamo ponendo in essere azioni concrete. Già da questa settimana sarà completato il percorso che consentirà di installare telecamere di videosorveglianza nei nidi e micronidi e di formare adeguatamente chi presta servizio negli stessi".

Con queste parole, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore alle Politiche familiari, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, commentano i nuovi casi di violenza nei confronti di bambini avvenuti di recente a Varzi, nell'Oltrepò Pavese, e a Cernobbio in provincia di Como, all'interno di strutture che dovrebbero garantire loro sicurezza e benessere. 

In questi giorni sarà portata in Giunta la delibera attuativa che segue all'approvazione della legge regionale della Lombardia che stanzia 600.000 euro per l'introduzione delle telecamere negli asili nido e di altri 300.000 euro per la formazione del personale e degli operatori.

Obiettivo di questa iniziativa è quello di cercare di reprimere questi fenomeni e naturalmente anche di prevenirli. A tal scopo, oltre alla necessaria installazione delle telecamere, è fondamentale anche una precoce individuazione dei segnali di disagio o di maltrattamento. Per raggiungere il risultato, che è quello della sicurezza dei bambini all'interno di queste strutture,  occorre favorire lo scambio di informazioni e promuovere azioni concrete, che impegnino organismi pubblici e privati, motivandoli a lavorare in rete.

E' senz'altro fondamentale poter contare su "occhi elettronici" affidabili ma anche su una adeguata e specifica formazione, che in Lombardia è stata affidata alle Ats, già in possesso di competenze appropriate.