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Applicazioni e soluzioni

Application Case

Perimetrale antintrusione con centralizzazione remota

22/07/2011

Sfida tecnologica

Alla società INNSE S.p.A., azienda metalmeccanica con sede a Milano che opera nel settore metallurgico producendo laminatoi impianti di colata continua, presse per estrusione e forgiatura, occorreva una protezione globale, ma allo stesso tempo specifica, per proteggere l'intera area industriale di 20mila mq, oltre ai circa 500mq intorno (riservati ad altra destinazione). Le soluzioni adottate hanno previsto l'impiego di un sistema perimetrale antintrusione con integrazione di centralizzazione remota. Di primaria importanza era la necessità di ottenere un valido sistema capace di integrarsi con l'ambiente circostante e con le peculiarità dei siti (3 capannoni 250m x 75m ognuno con campate di 25m), senza rinunciare all'efficacia dei nuovi sistemi. Si è quindi deciso di dividere questa ampissima superficie identificando delle zone specifiche da proteggere, zone in cui si deve passare per forza – che si tratti di operai o di intrusi. Di queste zone, ne sono state individuate 23 e in ciascuna zona sono stati installati rivelatori volumetrici collegati alla centrale serie POWER PC 1864, centrale a 8 zone espandibile a 64 zone cablate ed alla sirena esterna. Questi sensori sono stati posizionati non solo a protezione di corridoi, sulle porte, sugli ingressi carrai, sui portoni e sui tralicci, ma anche nei cunicoli dove passano i cavi elettrici che alimentano i macchinari e che sono confinanti con l'esterno. Questo perché l'azienda è stata più volte soggetta a furto di rame (presente nei cavi che alimentano i macchinari).

La tecnologia messa in campo

Il cuore dell'impianto è la centrale, certificazione IMQ 2° livello, che ha permesso di collegare le zone cablate a doppio bilanciamento, suddivise in 23 settori. La combinazione delle tecnologie permette un'analisi accurata del segnale d'allarme, garantendo alta affidabilità nella discriminazione dei falsi allarmi. Spostandoci all'interno dell'edificio, sono stati anche installati tamper per proteggere lo stabile da un'eventuale effrazione dalle finestre. Oltre ai tamper, per proteggere le finestre sono stati installati dei sensori doppia tecnologia microonde/infrarossi passivi con antimascheramento e supervisione M9000STE NAPCO di HESA, rivelatori a doppia tecnologia microonde/infrarossi passivi, dotati di circuito antimascheramento regolabile e di uscita dedicata guasto e mascheramento, in custodia industriale resistente agli urti. I rivelatori sono dotati di compensazione automatica bidirezionale, ovvero quando la temperatura ambiente si avvicina a quella del corpo umano, essi comportano una diminuzione della soglia di intervento. A protezione dell'edificio e dei macchinari, sono stati installati anche rivelatori C-101STLRE15 NAPCO di HESA, portata m15x12 capace di rilevare il mascheramento eseguito con vernici colorate e trasparenti (ex normativa UE EN50131 GRADO 3) e tecnologia Adaptive® con autodiagnosi, segnalazione di blocco, accecamento e guasto anche a impianto disinserito, sviluppati appositamente per grandi aree commerciali e industriali. A protezione di eventuali effrazioni dalle grate, dall'ingresso carraio, dal locale tecnico e dalle cabine elettriche, sono stati installati rivelatori volumetrici ELITE-A di AMC. ELITE- A è un sensore a doppia tecnologia gestito da microprocessore. La sezione infrarosso è costituita da un PIR a 2 elementi compensato in temperatura; la sezione a microonda è realizzata con cavità planare ad emissione impulsata in banda X. Grazie ad un algoritmo di calcolo del processore, può soddisfare una copertura in lunghezza di 15 m e in larghezza di oltre 90°, garantendo assoluta sicurezza contro i falsi allarmi. La possibilità di scegliere diversi valori in frequenza fanno di ELITE-A un sensore affidabile per qualsiasi installazione, e permette di posizionare più sensori nello stesso locale senza interferenze causate dall'uso di una singola frequenza. A protezione dei corridoi tra le varie file di macchinari sono stati invece installati rivelatori volumetrici INR 900 MP di SICURIT, un sensore a lunga portata che implementa un dispositivo a microonde combinato con uno ad infrarossi. Il dispositivo a microonde rileva eventuali masse in movimento, mentre la sezione ad infrarossi rileva le differenze di temperatura tra il fondo ambientale e l'intruso. L'utilizzo sinergico di queste due tecnologie riduce radicalmente i falsi allarmi. A testimonianza della soddisfazione del cliente, presto verrà integrato anche un sistema di videosorveglianza. L'installazione, realizzata da New Depa, è stata insignita di una menzione speciale al Premio H d'oro 2010, promosso dalla Fondazione Enzo Hruby.

www.hesa.com



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