Stato di fatto e sfida tecnologica
Fondata nel 1999, La Giocomotiva trae il proprio nome dalla convinzione che il gioco rappresenti uno dei più potenti propulsori per l'apprendimento in ogni fascia di età, ovvero che il gioco sia un potente motore-motivante per l'esplorazione e la scoperta del mondo. Il gioco è dunque la chiave con cui, nelle realtà educative de La Giocomotiva, si segue una metodologia ispirata alla teoria delle Intelligenze Multiple di Howard Gardner, secondo la quale si amplia lo spettro di osservazione e di azione dalle sole abilità cognitive alle abilità motorie, musicali, espressivo-linguistiche, artistiche, ecc. Nel concreto, si cerca di osservare il bambino nella sua complessità, nel tentativo di individuare le aree a lui più congeniali, per scoprire le chiavi di rinforzo che lo possano gratificare nell'apprendimento e nel potenziamento di altre aree o abilità per lui meno stimolanti. Gli asili nido de La Giocomotiva prestano molta attenzione ad aspetti non sempre usuali in simili strutture: ad esempio le cucine delle due sedi preparano cibi esclusivamente con prodotti di colture biologiche, i bambini vengono portati in piscina per stimolare l'approccio all'acquaticità, infine insegnanti madrelingua ed educatrici specializzate avviano i bambini ad accettare le diversità, a partire da quelle linguistiche. Per questi due asili nido sono stati richiesti degli efficienti sistemi di protezione per aumentare la sicurezza dei bambini.
La tecnologia messa in campo
La scelta è ricaduta sull'installazione di un sistema biometrico a comando, un sistema antintrusione e di controllo accessi, tutti integrati tra loro. In tal modo è stato possibile limitare la consegna di chiavi per l'accesso, incrementando sensibilmente la sicurezza di accessi non autorizzati di estranei, o l'allontanamento dei piccoli ospiti dall'edificio. Il sistema consente inoltre un'elevatissima praticità e rapidità di accesso alla persone autorizzate, come i genitori. Tutto il sistema è gestibile dall'amministratore della rete, senza limiti operativi e geografici per tutte le funzionalità. Le tecnologie applicate sono: sistema antintrusione HESA, OPTEX, DOMOTEC e sistema biometrico e informatico EKEY, HP, ACER, CISCO.
Difficoltà tecniche e particolarità dell'impianto
l vero problema è stato di natura logistica, dovendo lavorare alla presenza dei bambini e con il continuo movimento delle persone autorizzate. L'opera si caratterizza per un'altissima attenzione estetica posta nell'installare le apparecchiature e nel prevenire eventuali sabotaggi o manomissioni esterne. La realizzazione dell'impianto ha comportato 9 giorni di lavoro per 2 tecnici e 2 giorni per un ingegnere programmatore. Il committente ha dimostrato un'estrema soddisfazione per la praticità e velocità d'uso, nonché per l'affidabilità del sistema unita ad un alto grado di sicurezza. Questa installazione è stata insignita di una menzione speciale all'edizione 2010 del Premio H d'oro, lanciato nel 2006 da HESA Spa e passato sotto la governante della Fondazione Enzo Hruby, che con il Premio condivide la finalità di promuovere la professionalità delle imprese di installazione e, nello specifico del Concorso, di valorizzare la qualità e l'originalità delle realizzazioni.
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