VENEZIA - Le soluzioni per la videosorveglianza proposte dalla multinazionale taiwanese Lilin sono state scelte per fare parte di MOSE, un ambizioso progetto che si propone di risolvere il ricorrente problema dell’acqua alta a Venezia – un problema peggiorato durante il secolo scorso. Il progetto si avvale di barriere fisiche progettate per impedire al mare alto di raggiungere la città. Nella laguna, che ha una superficie complessiva di circa 500 km2, sono state infatti installate tre chiusure (gate) che entreranno in funzione ogni volta che saranno superati i livelli di guardia.
Nel relativo processo di monitoraggio in tempo reale la videosorveglianza svolgerà naturalmente un ruolo decisivo: la scelta di Lilin è legata soprattutto all’eccellente qualità che contraddistingue sia le custodie meccaniche contro la corrosione marina sia le camere IP. 63 apparecchi, fra camere IPLR-7428EX3.6 e camere speed dome a tenuta stagna SP-8368P con zoom digitale 256X, sono stati installati in punti strategici presso il primo gate del Lido per tenere costantemente sotto controllo il livello dell’acqua. La filiale italiana di Lilin si è detta naturalmente molto orgogliosa di poter prendere parte al progetto MOSE, che dovrebbe giungere a completamento entro la fine di quest’anno.
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