Stato di fatto ed esigenze del cliente
Sarà la crisi o il puro piacere del rischio, ma affidarsi alla dea bendata sta diventando un rito per molti italiani ...e un ottimo business per chi investe nel settore. Dal 2006, quando il mercato del gioco ha cominciato ad essere liberalizzato, sono infatti spuntate videolottery, casino online, slot machine, che sono andate ad affiancarsi o a sostituire le sale giochi tradizionali. Anche il nuovo decreto fiscale, severissimo sotto quasi tutti i profili, salva il settore dei giochi (che, con un giro d’affari estremamente interessante, fa incamerare allo stato tasse molto cospicue). Sotto il profilo della security, inutile dire che dove si maneggia denaro, il rischio è altissimo e che i tentativi di furto sono all’ordine del giorno. Ma contro questi fenomeni soccorre la tecnologia.
Nel caso di specie, il cliente finale è proprietario di diverse sale gioco in Italia con videogiochi e slot machines.Come spesso succede, dopo alcuni tentativi di furto e scasso che erano andati a buon fine ed avevano arrecato ingenti danni ai macchinari, il cliente aveva manifestato l’esigenza di proteggere, contro il tentativo di furto, sia le sale gioco sia due magazzini, che erano adibiti a deposito e punto di raccolta e riparazione dei macchinari. La richiesta era quindi la protezione delle costose apparecchiature per giochi elettronici, oggetto sia di furti che di atti vandalici nel tentativo di rubare i contanti in esse contenuti. L’esigenza era quella di riuscire a controllare e gestire la sicurezza di sette sale gioco e due magazzini da un’unica postazione.
La tecnologia messa in campo
L’antintrusione è stata realizzata tramite il sistema integrato ProSYS di RISCO, la cui validità ed affidabilità è stata testata sul campo con migliaia di installazioni solo in Italia (oltre 60.000). La centrale è stata installata in tutte le sedi da proteggere e, grazie al collegamento via Bus, è stato possibile risparmiare sul cablaggio, sul tempo di installazione e sulla manutenzione. Le avanzate caratteristiche del Bus RISCO hanno consentito di settare da remoto i parametri dei rivelatori e di effettuare il controllo e la diagnostica del sistema. Sono stati utilizzati i sensori iWise Bus e i sensori da soffitto Industrial Lu-NAR, più idonei per la protezione dei capannoni. Oltre alle centrali ProSYS, sono state fornite le schede di rete in modo tale da creare una specifica rete dedicata. Il passo successivo è stata l’integrazione in un’unica piattaforma di gestione e supervisione. Tramite Synop- SYS, il software a mappe grafiche di RISCO, il cliente era ora in grado di controllare, in tempo reale e in modo semplice e intuitivo, tutte le sedi protette.
Principali punti di forza del sistema:
La parola alla committenza
L’obiettivo del cliente è stato raggiunto con soddisfazione: “SynopSYS ci segnala in tempo reale una situazione di allarme, permettendoci di agire in modo tempestivo ed efficace”. Inoltre il sistema può essere ampliato integrando eventuali altre sedi distaccate. Dal punto di vista dell’integratore, i punti chiave sono non solo la supervisione di tutti i dispositivi collegati, ma anche la possibilità di intervenire e gestire da remoto fino all’ultimo rivelatore, senza doversi muovere dal proprio ufficio. Molto efficace ed interessante il fatto che le telecamere installate permettano di visualizzare su un monitor dedicato e di registrare in real time tutto quello che accade una volta che si scateni un tentativo di furto.
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