Stato di fatto ed esigenze del committente
Al centro di Napoli, fra terra e mare, sorge l’edificio monumentale della Stazione Marittima. È qui che è nata ed opera Terminal Napoli S.p.A., la cui attività è decisamente legata alla struttura architettonica in cui opera ed alle trasformazioni di cui si è fatta promotrice. Terminal Napoli infatti è la società che gestisce il terminal crocieristico del porto di Napoli (le navi da crociera attraccano alla Stazione Marittima, là dove un tempo attraccavano i grandi transatlantici di linea). Ma è anche l’azienda che, partendo dalla sua naturale vocazione, si è fatta portatrice di un modo nuovo di abitare e fruire di una stazione marittima, attraverso la creazione di un centro congressi, Expo Napoli, e di uno shopping center. Terminal Napoli è diventato un punto di riferimento nel settore crocieristico, e non solo: si parla infatti di “modello Napoli”, in quanto Terminal Napoli è il primo caso di società in cui domanda e offerta si incontrano (la sua compagine mista è formata anche da compagnie di crociera). In questo edificio la New Electra ha progettato e realizzato un impianto antintrusione e di gestione accessi, mirato alla salvaguardia della sicurezza dei visitatori del terminal e dei beni presenti.
La tecnologia messa in campo
Il sistema antintrusione è composto da:
Queste le tecnologie impiegate:
Una delle maggiori difficoltà riscontrate nell’elaborazione e realizzazione di questo progetto è stata la scelta dei materiali, poiché molti erano da poco entrati in commercio. Per eseguire l’opera sono stati impiegati 1 ingegnere per la supervisione del progetto, 1 disegnatore CAD e 1 tecnico di cantiere per i sopralluoghi per 1 settimana di lavoro. Tra i tratti salienti di questo impianto si evidenzia il fatto che le pagine grafiche sono state realizzate con lo stesso software di gestione della centrale. EEntusiasta dell’impianto il committente dei lavori, la Terminal Napoli S.p.A. Questo impianto è peraltro finalista del Premio H d’Oro 2011 per gli impianti realizzati nel 2010. Il Premio H d’oro, indetto da Fondazione Enzo Hruby per premiare la capacità progettuale degli installatori e giunto alla VI edizione, ha visto crescere nel tempo il numero delle candidature e la qualità degli impianti. L’organizzazione ha così deciso di introdurre nuovi membri nella giuria, ora allargata a personalità del lavoro e della ricerca. Novità anche per le selezioni: criteri più rigorosi ed un ulteriore innalzamento degli standard dei progetti. Delle 305 candidature arrivate nel 2011, la giuria ha selezionato 105 impianti: 43 sono arrivati finalisti e 9 vincitori. L’edizione 2011 ha istituito anche la nuova sezione degli impianti realizzati all’estero.
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