MILANO - Scade il 30 giugno 2018 la possibilità di formulare una richiesta di finanziamento a fondo perduto per i comuni che nel frattempo avranno presentato un progetto innovativo e i patti per la sicurezza. Senza una progettazione strategica tutte le strade risultano senza uscita.
L’importanza di una corretta progettazione
E' poco utile progettare moderni sistemi di videosorveglianza con lettura targhe e analisi video senza prima aver deciso le regole di condivisione delle dotazioni tecnologiche tra polizia, municipale e carabinieri, nel rispetto delle regole privacy. Che risulteranno notevolmente diverse se ai tradizionali utilizzatori comunali dei sistemi aggiungiamo le forze di polizia dello stato. Prima di investire risorse sulla videosorveglianza urbana di terza generazione sarà quindi meglio organizzare la strategia interforze coinvolgendo la prefettura. Anche per sottoscrivere i patti per la sicurezza che sono necessari per attingere all'eventuale finanziamento statale stabilito dal decreto ministeriale del 31 gennaio 2018. L'evoluzione dei moduli di controllo del territorio attraverso impianti di videosorveglianza sempre più performanti sta comportando, di fatto, una notevole proliferazione dei sistemi di lettura targhe che ora consentono sia di valutare in tempo reale la regolarità di ogni passaggio in relazione per esempio alla copertura assicurativa, alla revisione e all'inserimento della targa tra quelle da ricercare per finalità di polizia (veicolo rubato o da ricercare). Questi sistemi ibridi, in genere di proprietà dei comuni, per essere utilizzati nello spirito del pacchetto sicurezza in modalità condivisa tra polizia locale, carabinieri ecc, richiedono però una preventiva valutazione tecnica e strategica da presentare in prefettura, rispettosa delle diverse prerogative delle forze di polizia e del diverso impatto privacy.
Le indicazioni del Viminale
Per permettere anche l'eventuale collegamento degli impianti con il server ministeriale dedicato ai veicoli rubati denominato Scntt, il Viminale ha diramato specifiche indicazioni con una nota del 12 gennaio 2018. E' quindi necessario, specifica la prefettura di Roma con la propria circolare dell'8 febbraio, “che le caratteristiche infrastrutturali dei sistemi di lettura targhe, gestiti dalle amministrazioni locali, siano preventivamente sottoposte all'esame del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per l'approvazione delle caratteristiche infrastrutturali (ubicazione del sistema centrale e dei dispositivi di lettura targhe sul territorio), e dell'eventuale interconessione primaria verso i sistemi di acquisizione dati dislocati presso gli uffici territoriali della polizia di stato”.
Finanziamenti statali
Anche la possibilità di attingere ai previsti finanziamenti statali ai sensi dell'art. 5 del dl 14/2017 richiede un confronto serrato con la prefettura. Solo dopo aver sottoscritto un moderno patto per la sicurezza sarà possibile attivare la richiesta di finanziamento integrale di un nuovo sistema di videosorveglianza integrata, specifica il decreto del Viminale del 31 gennaio 2018, in corso di pubblicazione in questi giorni. In ogni caso occorrerà fare presto perchè le domande dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2018.
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