Entrata in vigore la direttiva e-Privacy 2009/136/CE

ROMA- É entrata in vigore il 25 maggio scorso la Direttiva europea relativa servizi, reti di comunicazione e del trattamento dei dati personali nelle comunicazioni elettroniche del 25 novembre 2009 n. 136. Data la minaccia per la vita privata degli utenti che accedono alle reti di comunicazione elettronica, tale direttiva evidenzia la necessità di "garantire un elevato livello di protezione della sfera privata contro tutti i software spia o virus". Afferma quindi l'obbligo di avviso in caso di violazione dei dati personali. Si profilano inoltre disposizioni di impatto maggiore, quelle relative all'obbligo di informare con chiarezza e in modo completo circa le attività che comportano l'archiviazione da parte di terzi di informazioni sull'apparecchiatura di un utente, o l'accesso a informazioni già archiviate. A questo riguardo, la direttiva indica come l'utente possa esprimere il suo consenso al trattamento mediante l'uso delle opportune impostazioni di un motore di ricerca o di un'altra applicazione. Questo, nel caso in cui ciò sia possibile ed efficace sul piano tecnico, in conformità alle pertinenti disposizioni della direttiva 95/46/CE. In base a queste indicazioni, i motori di ricerca dovranno prima chiedere il consenso e quindi procedere all'uso dei cookies, che permettono di capire quale tipo di pubblicità sia più adatta a un determinato utente e che quindi hanno un grande valore per gli advertisers.

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