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A Trieste un nuovo regolamento per le telecamere comunali: non solo traffico, anche sicurezza

14/06/2017

TRIESTE - "Non è vecchio come quello di Polizia urbana, ma sono cambiate molte normative a livello nazionale e anche gli sturmenti tecnologici (telecamere, server, collegamenti) si sono evoluti tanto da rendere il regolamento comunale per la videosorveglianza ormai superato”.

Con queste parole, il vicesindaco di Trieste, Pierpaolo Roberti, ha introdotto la proposta in Consiglio comunale, che ha ottenuto nei giorni scorsi il voto positivo del Consiglio comunale: “L’attuale regolamento – ha proseguito- prevedeva solo il controllo del traffico, ma oggi sappiamo che le telecamere vengono principalemnte utilizzate per l’accertamento e repressione di reati, sia dalla Polizia lcoale sia dalle altre forze dell'ordine”.

Tra le novità concesse dalla normativa nazionale vi è quella dell'allungamento dei tempi di conservazione delle riprese. Per le 140 telecamere presenti in città il limite temporale era di 72 ore, che potrà essere esteso fino a 7 giorni. Se ora non c'è la possibilità di visionare da dispositivi mobili, grazie all'acquisto delle licenze necessarie qualsiasi forza di polizia che desideri accedere all'archivio potrà in futuro farlo da dispositivo mobile.

Superando il vincolo dell'utilizzo per il solo controllo del traffico potranno essere posizionate telecamere anche in zone sensibili, e in quelle pedonali, a garanzia di una maggiore sicurezza. Se infine la vecchia normativa sulla privacy impediva una definizione HD che permettesse di identificare caratteristiche fisiognomiche, la norma nazionale invece permette la massima definizione e la videosorveglianza sarà quindi ancora più efficace.

 

 

 

 


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