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Cyber security, varato il nuovo Piano nazionale

02/06/2017

ROMA - L'Italia ha un nuovo Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica, varato sulla scia del recente decreto del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che il 17 febbraio scorso aveva sostituito il Dpcm Monti del 2013.

Il documento è stato pubblicato il 31 maggio in Gazzetta Ufficiale e mira a sviluppare undici indirizzi operativi,riguardanti in particolare l'operatività delle strutture nazionali di incident prevention, response e remediation, il potenziamento delle capacità di intelligence, di polizia e di difesa civile e militare.

Esito di un lavoro collegiale tra tutte le amministrazioni che compongono l'architettura nazionale cyber (Comparto intelligence, ministeri degli Affari esteri, Interno, Difesa, Giustizia, Economia, Sviluppo economico, dall'Agenzia per l'Italia digitale (AgID), e Ufficio del Consigliere militare di Palazzo Chigi) il Piano si propone di rafforzare le capacità di difesa delle infrastrutture critiche nazionali e degli attori di rilevanza strategica per il sistema-Paese; il miglioramento delle capacità tecnologiche, operative e di analisi degli attori istituzionali interessati; l'incentivazione della cooperazione tra istituzioni e imprese nazionali; la promozione e diffusione della cultura della sicurezza cibernetica; il rafforzamento della cooperazione internazionale in materia di sicurezza cibernetica; e il rafforzamento delle capacità di contrasto alle attività e contenuti illegali online.

Per ottenere questo innalzamento dei livelli di sicurezza dei sistemi e delle reti del Paese - anche in vista del recepimento entro maggio 2018 della Direttiva Ue Network and Information Systems (Nis) per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione - nel Piano nazionale è indicata anche una “Road map”, dedicata a un nucleo essenziale di iniziative, alle quali attribuire carattere di priorità e urgenza.

Al direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis) è stata assegnata, tra gli altri compiti, anche la responsabilità di gestire i fondi assegnati dal governo per adottare le misure previste. Nella Legge di stabilità 2016 erano stati stanziati 150 milioni di euro per contrastare la minaccia cyber, 15 dei quali andati al Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni e il resto proprio al Comparto Intelligence. Sarebbero stati già destinati i soldi previsti per l'anno in corso, almeno in misura parziale, soprattutto per l'assunzione di risorse professionali e per la realizzazione di progetti di Ict.

 


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