MILANO - Con l’entrata in vigore a maggio 2016 (1) del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (regolamento 2016/679), l’Unione Europea si avvia verso una stagione di nuove regole per i diritti dei cittadini europei nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e le imprese.
Il Regolamento UE 2016/679 non contiene una formale bipartizione tra titolari (2) pubblici e privati e non contiene nemmeno norme specifiche dedicate al settore privato e pubblico, ma si occupa in generale delle condizioni di liceità del trattamento (v. art. 6 e art.9, comma 2, per i dati sensibili), anche se poi, come vedremo tra breve, alcune di esse riguardano esclusivamente lo svolgimento di attività pubbliche.
Il nuovo Regolamento, quindi, non si sofferma sulla natura pubblica o privata del titolare del trattamento, ma sulla tipologia di trattamento, che scaturisce dall’attività svolta dal titolare.
Per approfondire il tema, si può leggere l'articolo dell'Avv. Marco Soffientini:
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