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La Lombardia prima Regione a incentivare l'installazione di telecamere nelle Rsa

23/01/2017

MILANO – Sarà probabilmente la Lombardia la prima regione italiana a promuovere l'installazione di telecamere nelle case di riposo contro i maltrattamenti degli anziani. Lo prevede il progetto di legge numero 300 che arriva in Consiglio regionale il 21 febbraio: “La necessità nasce dai frequenti episodi avvenuti ai danni degli ospiti, denunciati alle autorità giudiziarie e spesso riportati nelle cronache”.

Non è previsto alcun obbligo, ma le case di riposo che osserveranno lle indicazioni del Pirellone saranno premiate, innanzitutto con la pubblicazione sul sito della Giunta regionale del loro nome (all’interno dell’elenco delle Rsa che hanno aderito all’iniziativa). I fondi per installare le telecamere saranno erogati parzialmente, direttamente dalla Regione, che mette a budget 3 milioni di euro l’anno per il 2017, il 2018 e il 2019.

“La Giunta regionale, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge — è scritto — stabilisce i criteri per l’assegnazione dei fondi e determina le modalità per l’applicazione dei criteri premiali per l’accreditamento”.

Per tutelare la privacy degli ospiti, le immagini che verranno raccolte dovranno essere criptate e l’accesso alle registrazioni sarà possibile solo davanti all’Autorità giudiziaria, in caso di notizia di reato. Il progetto di legge era in una fase iniziale ancora più incisivo: le Rsa venivano obbligate a installare le telecamere, pena la perdita dell’accreditamento, ossia del riconoscimento da parte della Regione. Il provvedimento è stato oggetto di diversi cambiamenti, su indicazione degli Uffici legislativi, per non invadere la competenza dello Stato in materia di sicurezza.

Ricordiamo che sul tema, a livello nazionale, c’è un disegno di legge, approvato a larga maggioranza dalla Camera il 19 ottobre, dal titolo “Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità”. In questo momento il ddl è all’esame del Senato.

 


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