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Check Point: Italia il paese più pericoloso in Europa

02/12/2016

MILANO - Check Point® Software Technologies Ltd. svela che il numero di attacchi malware lo scorso ottobre è aumentato, come si evince dal Global Threat Index, la classifica dei malware che minacciano più comunemente le reti aziendali. Non è tutto. Sempre nel corso dello stesso mese, l’Italia è stata il Paese più colpito in Europa, il ventiseiesimo a livello mondiale.

Il Threat Index di Check Point si basa sulla threat intelligence della ThreatCloud World Cyber Threat Map, che monitora come e dove si stanno svolgendo i cyberattacchi nel mondo in tempo reale. A destare timore sono tanto le minacce conosciute, come Conficker, il malware più diffuso, e Zeus, ma anche un nuovo pericolo informatico, Boinberg. Si tratta di una backdoor specifica per piattaforme Windows, con diverse funzionalità malevole, tra cui la capacità di insidiarsi profondamente in un sistema, bloccando diversi rinomati antivirus.

Il Team di ricerca Threat Intelligence di Check Point evidenzia che sia la quantità di varianti attive di malware che quella degli attacchi, lo scorso mese sono aumentate, a livello mondiale, del 5%, spingendo il numero mensile di attacchi contro le aziende ai livelli dei periodi più caldi registrati quest’anno. A livello mondiale, gli attacchi del ransomware Locky lievitano, passando dal terzo al secondo posto in classifica, mentre il trojan bancario Zeus è salito di ben due posizioni, tornando tra le prime tre minacce.

Nathan Shuchami, Head of Threat Prevention di Check Point, spiega: “Con l’aumento degli attacchi e delle varianti di malware, le aziende, per mettere in sicurezza le proprie reti, si ritrovano ad affrontare una sfida titanica. I primi 10 malware più diffusi sono sostanzialmente invariati rispetto a settembre, e questo lascia pensare che i cybercriminali abbiano conseguito ottimi risultati con questi attacchi, con il messaggio, per le organizzazioni, della necessità di una risposta proattiva per difendere le informazioni aziendali più riservate. Il dettaglio più inquietante è che una variante di malware conosciuta e diffusa come Conficker sia così efficace, dimostrando che le organizzazioni non applicano soluzioni aggiornate e multilayered”.

“Per tutelarsi, le organizzazioni devono adottare una strategia completa, e munirsi di misure di advanced threat prevention per le reti, gli endpoint e dispositivi mobili, in modo da bloccare i malware allo stadio pre-infettivo. Un esempio di queste sono le soluzioni SandBlast™ Zero-Day Protection e Mobile Threat Prevention, che garantiscono una protezione adeguata contro le ultime minacce”, ha aggiunto Shuchami.

Le soluzioni Threat Prevention di Check Point sono disponibili al link: http://www.checkpoint.com/threat-prevention-resources/index.html

 



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