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"Cari commercianti, la sicurezza prima di tutto"

26/03/2010
MILANO - Dopo il 31 luglio si potrà ammorbidire, ma via Padova ora dovrà rassegnarsi alla linea. E il coprifuoco per phone center, negozi di kebab, centri massaggi, circoli, discoteche, bar e ristoranti colpirà tutti i civici, e non solo il primo tratto della strada come chiedevano i commercianti. «Le esigenze di sicurezza in questo momento vengono prima di quelle degli esercenti» manda a dire il sindaco Letizia Moratti, che questa mattina firmerà due ordinanze per riportare l'ordine nel quartiere dopo gli scontri del 13 febbraio scorso tra africani e sudamericani. Ieri mattina il presidente della Provincia Guido Podestà aveva invitato alla cautela, la stretta sugli orari «è una soluzione necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini che vivono in quella zona, ma deve essere transitoria, deve seguire un intervento complessivo per favorire il processo di integrazione di chi ha diritto di risiedere nel nostro Paese». E la Moratti assicura subito che «è già previsto che il provvedimento sia sperimentale, sarà in vigore fino al 31 luglio e dopo potremo rivedere e ritardare il provvedimento nel caso ci siano effettivamente delle esigenze che non abbiamo considerato a sufficienza, come per esempio quelle dei commercianti. Ma in questo momento la priorità è lanciare un segnale forte sul tema sicurezza».
Il sindaco firmerà le ordinanze dopo che la giunta questa mattina avrà fissato in 500 euro le sanzioni. Serrande abbassate alle 20 per i centri massaggi, alle 22 per i «kebabbari» e i phone center, musica spenta in discoteca alle 2 di notte (invece che alle cinque), ma la stretta arriva anche per i bar e ristoranti che con le nuove regole potranno tenere aperto dalle 7 alle 24 invece che dalle 5 alle due. Divieto di distribuire bottiglie in vetro dopo le ore 20, come nelle altre zone della movida.
Ma se la seconda ordinanza, quella che darà una stretta al fenomeno degli affitti in nero - visto che obbliga a depositare i contratti presso gli uffici della polizia municipale - per ora non scatena grosse proteste, sul coprifuoco i commercianti minacciano già ricorsi e pure i residenti fanno pollice verso. Nell'ordine: Rudy Citterio, membro della commissione dell'Epam, avvisa che «se il Comune si troverà a fare i conti con parecchi ricorsi da parte dei negozianti non mi soprenderei». Il dubbio sulla legittimità del provvedimento deriva proprio dal fatto che la firma venga posta dal sindaco, «se fosse il prefetto ad emettere un'ordinanza per motivi di ordine pubblico si metterebbero al riapro, ma così sarà più facile contestare». E spiega: «Il corpifuoco dovrebbe scattare solo tra piazzale Loreto e Ponte Nuovo, sul resto di via Padova sono quasi tutti bar e ristoranti italiani che rispettano le regole e lì c'è pure il comando dei carabinieri di Crescenzago. Anche spostare l'apertura dalle 5 alle 7 del mattino scatenerà l'abusivismo visto che i cantieri edili attirano ogni mattina circa 3.500 lavoratori da Brescia e Bergamo che prendono volentieri un caffè». Ma anche Carlo Bonaconsa, portavoce del comitato Vivere in zona 2, scuote la testa: «Non ci siamo, l'idea che abbiamo del quartiere è una via colorata, con le luci accese fino a mezzanotte, in questo modo invece si rischia di avere una strada in ombra già dopo le 22 e si alimenta la paura».


di Chiara Campo


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http://www.ilgiornale.it/milano/cari_commercianti_sicurezza_prima_tutto/18-03-2010/articolo-id=430480-page=0-comments=1



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