Milano – E' stato approvato lo scorso luglio dalla Conferenza permanente del capi ufficio e dirigenti amministrativi del Tribunale di Milano il progetto elaborato dal procuratore generale Roberto Alfonso per accrescere il livello di sicurezza del Tribunale di Milano e che verrà inviato prima della pausa estiva al Ministero della Giustizia per l’approvazione, il finanziamento e la programmazione dei lavori.
É previsto un investimento in tecnologie stimato in circa 2 milioni di euro e il ritorno all’impiego di personale delle forze dell’ordine “sia per maggiore efficacia che per ragioni di decoro interno e di percezione esterna della sicurezza”, sulla scorta di quanto già avviene in altre sedi, come Roma e Palermo.
Per quanto riguarda la dotazione tecnologica, dovrebbero essere installati: 6 varchi con metal detector, controlli radiogeni e badge di riconoscimento per tutte le categorie di frequentatori del Tribunale (inclusi magistrati, avvocati e cancellieri); 350 telecamere di ultima generazione con video analisi, centralizzate in una control room; oltre 500 videocitofoni per l’ingresso nelle zone e nelle aule delimitate; sostituzione delle guardie giurate con agenti di corpi dello Stato.
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