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W la Privacy

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I morosi che non pagano le tasse al Comune coperti dalla privacy

23/09/2015

MILANO - I Comuni non possono pubblicare sul proprio sito web i nomi dei cittadini che non pagano tasse e tributi. La legge a livello nazionale non prevede quest'obbligo, e neppure un ente locale può emanare un regolamento che imponga di rendere noti i nomi dei morosi. A dirlo è il Garante della Privacy, facendo seguito a una istruttoria avviata su un ente locale che aveva annunciato l'intenzione di mettere online una vera e propria black-list con le generalità dei morosi. Secondo l'Authority della privacy, la procedura che il Comune intendeva avviare viola sotto vari profili il principio di legalità:

In primis, a giudizio del Garante, un Comune non può introdurre l'obbligo di pubblicazione on line dei morosi sul proprio sito web con un proprio regolamento, né una nuova sanzione accessoria, quale sarebbe la pubblicazione on line oltre alle sanzioni amministrative già previste per chi paga in ritardo o non paga affatto i tributi. Semmai, dovrebbe essere una legge nazionale oppure un regolamento europeo a stabilire una tale previsione, ma viene difficile pensare che possa essere emanata una legge che autorizzi i Comuni a pubblicare tali informazioni che risulterebbero una sorta di elenco dei cattivi pagatori, con ripercussioni notevoli sulla dignità del cittadino e sulla sua reputazione legata alla solvibilità economica, assai delicata nei casi di ricorso al credito, come richieste di finanziamenti e mutui.

Un altro aspetto che ha motivato il Garante a stoppare la pubblicazione dei morosi online, è che la diffusione di tali nomi non è giustificata neanche dalla normativa sulla trasparenza, che delimita con precisione quali sono gli obblighi di pubblicazione sui siti web istituzionali. Sempre in base a questa normativa, i dati identificativi dovrebbero essere comunque anonimizzati prima di essere messi online. Infine, il Garante ha fatto notare che la pubblicazione in internet dei nominativi di coloro che non pagano puntualmente i tributi, costituirebbe un trattamento di dati non conforme ai principi del Codice privacy: necessità, pertinenza e non eccedenza nel trattamento. Chi non riesce a pagare puntualmente i tributi, oltre alle ansietà economiche, può tirare almeno un sospiro di sollievo e risparmiarsi ulteriori preoccupazioni di essere esposti alla gogna mediatica del web.

 


maggiori informazioni su:
www.federprivacy.it



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