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La normazione tecnica, fattore di sviluppo e crescita del nostro paese

19/11/2015

MILANO - Per essere sempre più presenti in sede europea e mondiale a favore delle imprese e dei professionisti italiani, occorre “rilanciare”. É questo il proposito di una nuova fase dell’attività di normazione tecnica volontaria. In occasione di un recente convegno, svoltosi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, i rappresentanti degli stakeholder industriali e istituzionali hanno discusso del “cambio di passo” del rapporto tra normazione e legislazione.

É necessario passare a una nuova fase, in cui la normazione tecnica volontaria diventi sempre più parte attiva della politica economica del Paese, per incidere in modo più incisivo sullo sviluppo. In base a recenti ricerche inglesi, viene quantificato in oltre 8 miliardi di sterline l’effetto economico della normazione sulla produttività del lavoro e in oltre 6 miliardi di sterline l’aumento delle esportazioni di prodotti “a norma” e delle imprese che lavorano “a norma”, con aumenti di fatturato tra 1,7% e 5,3% in specifici settori.

“Senza la nostra attività – ha spiegato Piero Torretta, presidente UNI - verrebbe a mancare la normazione nazionale che crea gli standard sulla base delle esigenze specifiche della realtà economico-sociale italiana. Rimarrebbe comunque attiva la normazione internazionale. Ciò significherebbe che verrebbe a mancare la partecipazione attiva di UNI al CEN e all’ISO, con la conseguenza di “subire” la normazione e seguire le indicazioni altrui, a scapito delle nostre imprese, dei nostri professionisti, dei nostri consumatori.. Noi riteniamo invece necessario rilanciare il ruolo della normazione nazionale rispetto al rischio del taglio delle attività. Per questo auspichiamo che il Governo confermi alla normazione tecnica volontaria la possibilità di essere sempre più strumento di aiuto allo sviluppo e alla crescita, come avviene in Germania, UK, Francia, USA e UE”.

Sul ruolo della normazione per la semplificazione della legislazione ha insistito Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche: “l’uso sistematico della normazione semplificherebbe il lavoro di professionisti e imprese, troppo spesso vincolati dalla burocrazia. Inoltre per certi aspetti la normazione tecnica è più efficace della legislazione: i meccanismi che periodicamente la sottopongono a revisione garantiscono l’aggiornamento e la rispondenza continua allo stato dell’arte".

 


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www.uni.com



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