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Aumenta la sensazione di insicurezza da parte delle famiglie italiane

19/11/2015

ROMA – La percezione del rischio criminalità delle famiglie italiane è aumentata di 3,4 punti percentuali negli ultimi tre anni. Lo rilevano i dati elaborati dall’Assiv-Confindustria (Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari) su rilevazioni Istat. Il 30% delle famiglie italiane nel 2014 ha infatti dichiarato di essere molto preoccupato per la possibile presenza di criminalità nella propria area di residenza.

Rispetto al dato rilevato nel 2011, la tendenza è in crescita. La regione che si sente meno sicura? É la Lombardia, in cui le famiglie che giudicano a rischio criminalità la propria zona sono 37 su 100, con una crescita di 5 punti rispetto al 2011. Al secondo posto c’è il Lazio che, con il 36%, sale di oltre un punto rispetto a tre anni prima. In questa graduatoria vi è quindi l’Umbria, con il 34,3%, in rilevante crescita rispetto al 22% del 2011, quando si trovava al 9° posto.

In tema percezione di sicurezza, all'estremo opposto si trova la provincia di Bolzano. Il suo indice del 9,1% segnala che è la provincia in cui le famiglie avvertono meno il rischio di criminalità e un maggior senso di protezione.

Questi dati trovano conferma nelle rilevazioni del numero di reati sulla proprietà denunciati alle forze di polizia, che indicano un deciso aumento di furti nelle abitazioni (+ 40% a livello nazionale in due anni). Rimangono invece stabili rapine e borseggi. La graduatoria dei furti nelle abitazioni vede ai primi posti l’Emilia Romagna, seguita dall’Umbria con 21,5 e dalla Lombardia.

 


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www.assiv.it



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