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La cultura aziendale si mangia la strategia: i partner al centro dell'MPOP 2015

23/04/2015

BOLOGNA - Ringraziare per un'idea condivisa che ha generato successo; commentare col sorriso delle slide proiettate per errore; essere sempre aperti al nuovo che avanza; lavorare in modo semplice, divertente e profittevole. Tutto questo è ROIFI: Reliability (affidabilità), Openness (apertura e trasparenza), Independence, Flexibility (flessibilità tecnologica e di marketing), Innovation. Sono le cinque linee guida di chi crede nell'ecosistema Milestone e rappresentano l'essenza della cultura aziendale di Milestone. E poiché “culture eats strategy for breakfast”, queste stesse linee guida animano la strategia anche della Milestone alla fase 2.0, dopo l'acquisizione da parte di Canon. Una strategia di persone che lavorano in partnership per vincere insieme.
Le stesse linee guida che, sin dalla prima edizione, hanno governato gli MPOP days, dedicati ai partner Milestone e quest'anno aperti anche a qualche utente finale.


Ancora una volta è stata la città petroniana ad ospitare il giorno e mezzo di relazioni ed esposizione delle soluzioni messe in campo, trattate ieri e oggi per macro temi verticali (retail, infrastrutture critiche, ecc). Interessante la logica espositiva, fedele alle politiche di ascolto del cliente messe in campo da Milestone: esposizione di una necessità/problematica elevata dal cliente finale, attuale soluzione tecnologica, apertura alle proposte integrative dei partner. Il tutto nell'intento di coadiuvare i partner ad orientare la scelta dell'utente finale verso l'open platform e l'ecosistema Milestone. Un esempio: se il retailer dichiara che acquisire un nuovo cliente gli costa 5 volte tanto che conservarne uno già acquisito, garantire una qualità costante nell'esperienza di vendita diventa un elemento cruciale. Analizzare comportamenti e indici di gradimento nel retail diventano quindi vere informazioni di business intelligence.

Ed ecco che entrano in gioco l'analisi video e i metadata, cioè dati che forniscono informazioni su altri dati. Un trend d'assalto, perché i metadata contestualizzano ciascun frame e ciascun soggetto/oggetto in essi contenuto sulla base di domande preimpostate (quando è stato catturato il video? Il campo era ostruito? Quanta parte del frame era in movimento? La telecamera è stata spostata?). Senza metadata, occorrerebbero ore di ricerca e revisione delle immagini per rispondere. Ebbene, Milestone ha introdotto un framework (ONVIF-compliant) per la gestione e lo storage dei metadati relativi ai video e audio, aprendo la strada a nuove opportunità di utilizzo del video volte ad incrementare il business. Sta ora ai partner coglierequesta “soffiata”.

Insomma,la Milestone 2.0 porta avanti gli stessi valori della Milestone 1.0, ma con 90 m di fatturato in cassa, un processo di internazionalizzazione sempre più intenso (con siti e customer services che parlano anche in italiano) e un modello globale ...perché il mercato ormai è globale.

 



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