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W la Privacy

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Privacy: nuovo regolamento UE, necessari oltre settantamila Privacy Officer

18/02/2015

MILANO – Con il nuovo regolamento saranno necessari oltre 70.000 Privacy Officer, ma servono regole.

Secondo le stime di Confindustria Digitale, varrà 6,6 punti di Pil italiano la svolta del mercato digitale, generando 700.000 posti di lavoro nei prossimi cinque anni, con i primi effetti già nel 2015. A confermare queste previsioni, è anche l'Osservatorio Infojobs, secondo cui il 23% delle offerte di lavoro di quest'anno si concentrerà sui campi di Internet e dell’ informatica.

Importanti opportunità in arrivo per i professionisti, anche se per quanto riguarda la disciplina in materia di protezione dei dati, il nostro Legislatore si trova in stato di quiescenza aspettando l'approvazione del nuovo Regolamento UE, che pur essendo prevista quest'anno, necessiterà poi di ulteriori due anni per vedere la sua piena applicazione.

Qualche segnale positivo ultimamente c'è stato con la riforma delle professioni non organizzate in ordini e collegi attuata con la Legge 4 del 2013, che ha finalmente concesso alle associazioni professionali la possibilità di autoregolamentarsi, ed anche le certificazioni basate sulla norma internazionale ISO 17024 sono sempre più utilizzate dai professionisti per dimostrare le proprie competenze.

Abbiamo chiesto di fare il punto della situazione agli esponenti delle due più note associazioni che si occupano di privacy sul territorio nazionale, rispettivamente il presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi, ed il presidente dell'Istituto Italiano per la Privacy, Luca Bolognini.

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