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Nello Balossino relatore all'assemblea soci di Itasforum

22/09/2014

MILANO – E' stato un tema di grande interesse, attuale e ricco di implicazioni, quello affrontato dalla parte pubblica dell'annuale Assemblea dei Soci del Centro Studi Itasforum. Teatro ne è stata anche quest'anno la Sala Assemblee di Intesa San Paolo, il 19 settembre scorso, mentre il protagonista è stato un relatore d'eccezione, Nello Balossino, professore associato presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Torino, corso di laurea in Informatica. Nella sua relazione intitolata: “Sulla scena di un reato: il computer indaga”, Balossino ha parlato delle sue ricerche svolte nelle aree di riconoscimento di immagini in ambito forense. Pur riconoscendo un ruolo importante alle immagini e agli strumenti software e hardware, ha anche sottolineato che non si può prescindere da un'attività umana di ricostruzione. L'intervento ha toccato temi affascinanti: si è parlato di forgery sulle immagini originali e di come, tramite codifica Hash, si possa invece tutelare il dato originale. Balossino ha quindi mostrato come si è svolta l'analisi video dell'evento che, durante il G8 (Genova, luglio 2001) portò alla morte di Carlo Giuliani, ucciso da un proiettile. L'estrazione di un frame della ripresa video e la successiva analisi si sono rivelati determinanti per chiarire che il proiettile che uccise Giuliani rimbalzò contro una concrezione, visibile nel filmato, per poi colpire il ragazzo. Il relatore ha quindi preso in considerazione i dati antropometrici (caratteri fisiologici e comportamentali) e i vari tipi di identificazione, verifica e attribuzione di identità. Di grande interesse la parte del suo intervento che ha riguardato un dato antropometrico di recente spesso preso in considerazione durante le indagini: la camminata. Al pubblico sono stati mostrati alcuni esempi tratti dalla letteratura, riprese di telecamere di videosorveglianza che mostrano la camminata di persone diverse, a conoscenza del fatto di essere riprese o che invece ne sono all'oscuro e che quindi mostrano un modo diverso di compiere questo insieme di movimenti, che coinvolge braccia e gambe. Il relatore si è quindi soffermato sull'analisi del movimento in ambiente ricostruito, citando il caso dell'omicidio di Garlasco in riferimento al quesito: poteva o no l'indagato camminare nella villetta secondo il percorso che dice di aver fatto senza sporcarsi le scarpe consegnate pulite ai carabinieri? Balassino ha quindi concluso con un'osservazione di carattere generale. “Occorre essere contornati da persone che la pensano in modo diverso, per scambiare idee. Dobbiamo fidarci delle indicazioni che vengono dalle macchine e non solo dalle nostre percezioni, perché occhio e cervello non sono perfetti”. La prova? Un esperimento che ha coinvolto i presenti e che ha mostrato in modo inequivocabile come in ambito di elaborazione delle immagini sia necessario fare attenzione e  contare sul supporto di strumentazione adeguata: l'occhio, in un'immagine, è portato a vedere cose che non sono presenti o che non hanno rispondenza alcuna con il vero. www.itasforum.it

 

 

 



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