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Bimbi all'asilo col chip: polemica

20/09/2010
BRUXELLES - Dalla California sbarca in Europa il discusso dispositivo che consente ai responsabili degli asili nido di sorvegliare meglio i bambini ed evitare rischi di fuga: un microchip da inserire all'interno dei vestiti. Ora in Francia si pensa ad una sperimentazione già a partire dall'anno prossimo ma le polemiche sono già infuocate. C'è chi parla di gabbie virtuali e chi invece ipotizza una deresponsabilizzazione delle puericultrici.

Fa discutere in Francia l'idea di testare dall'anno prossimo un sistema di sorveglianza elettronico dei bambini, che consiste nell'integrare un chip (Rfid, radio frequency identification) nei loro abiti. Un sistema che per i suoi sostenitori ha il doppio vantaggio di ridurre i costi del personale di sorveglianza e placare le ansie dei genitori.

In realtà, il dispositivo è già stato adottato da una scuola della California, la George Miller-III di Richmond, alla periferia di San Francisco, ma in Europa è del tutto inedito. "Come sorvegliare diverse decine di bambini in un asilo nido senza ricorrere a numerose puericultrici?", si chiede il quotidiano Le Parisien. La risposta è semplice, risponde il giornale: "Grazie ai chip intelligenti". Il sistema elettronico per la sorveglianza sbarcherà in un asilo della capitale francese nel primo semestre del 2011. Ogni bambino verrà dotato di una 'pulce' radio senza fili, collegata ad un centro di videosorveglianza. Se un bimbo abbandona la struttura, la direzione verrà subito allertata, come anche i genitori, via Sms sul loro telefonino.

Ma in Francia non mancano le critiche. Per Dominique Ratia-Armengol, presidente dell'Associazione nazionale degli psicologi della prima infanzia, si tratta di un'idea "semplicemente spaventosa". "Rinchiudere dei bambini in una gabbia virtuale - spiega - significa creare un sentimento di paura e angoscia che non esiste". Inoltre, sempre per Ratia-Armengol, con questo strumento si rischia di "deresponsabilizzare educatori formati per educare e stabilire una relazione di fiducia" con i giovanissimi.

Fonte: TgCom


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