Ai fini del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità aziendale - stando ai dati del report The 2023 State of IT Sustainability, condotto da Dimensional Research - risulta sempre più decisivo il ruolo dei reparti IT.
Il 97% delle aziende ha adottato o ha intenzione di avviare iniziative di sostenibilità, ma il quadro evidenzia una fase ancora aurorale: il 42% delle organizzazioni ha appena iniziato il percorso verso la responsabilità ambientale. Le sfide principali verso il conseguimento di questo obiettivo sono la mancanza di strumenti innovativi e di competenze. E' chiaro però che il percorso, apportatore di benefici su più livelli, anche in apparenza “nascosti”, deve essere intrapreso. Le aziende hanno consapevolezza del fatto che il perseguimento della sostenibilità può migliorare l’immagine del marchio e determinare un significativo risparmio di denaro, anche se costituiscono elementi di difficoltà la mancanza di strumenti adeguati per il monitoraggio e il calcolo delle emissioni di carbonio.
Dall'indagine emerge un dato eloquente: quello del mercato della sostenibilità IT è ancora un mercato giovane. La metà delle aziende - quelle europee sono in media più impegnate in queste iniziative rispetto alle aziende di Stati Uniti e Canada - è in fase di pianificazione o di prima implementazione e quasi un terzo di esse non si pone obiettivi di sostenibilità che, come sottolinea lo stesso studio, è un "percorso". Il 77% delle aziende con obiettivi di sostenibilità IT definiti ha infatti in previsione di raggiungere i propri obiettivi nell'arco di tre o più anni. il ruolo delle competenze
Le aree di debolezza, la necessità di formazione
Il report ha dato risalto anche alle aree di debolezza della sostenibilità. La più importante è l’acquisizione di strumenti adeguati all’implementazione di queste iniziative: soltanto il 51% delle aziende ha dichiarato di utilizzare software che supportino il monitoraggio dell’impronta di carbonio dell’IT (aspetto in cui l’Europa ha superato il Nord America). Un secondo ostacolo da superare riguarda la mancanza di competenze e quindi la necessità di un'adeguata formazione: poco meno della metà degli intervistati - - il 46% - ha sottolineato la necessità di formazione nelle pratiche IT sostenibili.
Un ultimo aspetto, tra i vari affrontati dallo studio: a partire dal 2024 l’integrazione di strumenti avanzati come l’intelligenza artificiale avrà il potenziale adatto a rivoluzionare le iniziative di sostenibilità IT, dando così l'avvio a una nuova era di efficienza e responsabilità ambientale.
(Fonte testo: www.corrierecomunicazioni.it)
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