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Videosorveglianza in aree pubbliche o aperte al pubblico nel rispetto della privacy: cosa fare?

16/03/2023

Ritorna il corso specialistico, in versione aggiornata, organizzato da Ethos Academy in collaborazione con Federprivacy dal titolo: “Privacy Officer e Consulente Privacy nella Videosorveglianza”

Tra i temi trattati, “Controllo a distanza e videosorveglianza in ambito pubblico

La ripresa di aree pubbliche o aperte al pubblico tramite un sistema di videosorveglianza rappresenta un tema delicato perché può comportare la sorveglianza di un numero elevato di persone e determinare rischi per i diritti e le libertà di coloro che si trovano nei luoghi oggetto di ripresa.

Per capire se è possibile installare un sistema di videosorveglianza per inquadrare tali zone, occorre distinguere le aree pubbliche dalle aree aperte al pubblico.

 

Ripresa di aree pubbliche

La ripresa di aree pubbliche è consentita solo ad alcuni soggetti, in presenza di specifiche condizioni e finalità, nel rispetto del Regolamento UE 2016/679 e del D. lgs. 51/2018.

Si pensi, ad esempio, ai Comuni, che possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici per la tutela della sicurezza urbana; ma si pensi anche alle forze di polizia, agli organi di pubblica sicurezza e ad altri soggetti pubblici, che possono riprendere aree pubbliche per le finalità di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di prevenzione, accertamento o repressione dei reati e per l’esercizio delle proprie funzioni istituzionali.

Privati, società, professionisti e altri organismi (come associazioni, fondazioni o condomini) invece, in assenza di specifici accordi nell’ambito di iniziative di sicurezza, devono limitare la ripresa alle aree di propria pertinenza ed escludere le strade o altri luoghi pubblici (applicando, ad esempio, misure tecniche come il mascheramento per oscurare le porzioni di immagini che non devono essere inquadrate).

Ripresa di aree aperte al pubblico

L’impiego della videosorveglianza nei luoghi aperti al pubblico (quali, ad esempio, centri commerciali, ristoranti, cinema o teatri), è consentita nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.

In concreto, i gestori delle attività accessibili al pubblico (società, ditte individuali o altri organismi) possono installare un sistema di videosorveglianza per riprendere gli ingressi ai loro locali e le aree interne, effettuando, prima dell’installazione, una DPIA (necessaria nel caso di sorveglianza sistematica su larga scala di una zona accessibile al pubblico) e osservando i principi e gli adempimenti richiesti dal GDPR nel caso di impiego di sistemi di videosorveglianza che comporti un trattamento di dati personali.

Il corso, ha come protagonisti gli avvocati Marco SoffientiniAndrea GraziottiDomenico Battaglia e Andrea Paro per i temi della DPIA. Una nuova sessione, anche alla luce del vivo interesse suscitato dai relatori e dai temi trattati, si può dire che l’obiettivo sia stato pienamente raggiunto e che questa iniziativa abbia contribuito ad accrescere le competenze in materia di privacy nel settore della videosorveglianza. Ed è con questi presupposti che Ethos Academy e Federprivacy hanno deciso di organizzare una nuova sessione del corso specialistico, ancora in modalità webinar e con un programma aggiornato.


Le nuove date

Già definite le date dei nuovi incontri: 23 e 30 marzo, peer proseguire il 13 e 20 aprile (dalle ore 14:00 alle 19:00, ogni sessione prevede una esercitazione finale), per complessive 20 ore e test finale. Gli eventi sono ancora a numero chiuso, ma è già possibile iscriversi per garantirsi la partecipazione. 


Perché partecipare

Molte sono state le richieste di aggiornamento da parte di DPO, Privacy Officer, consulenti, avvocati e funzioni aziendali collegate alla gestione della privacy oltre che di system integrator, installatori di impianti di videosorveglianza e funzioni specifiche della vigilanza privata e si è reso pertanto necessario prevedere nuove date, per soddisfare gli operatori.


Crediti formativi

-         Il momento formativo è riconosciuto come corso di formazione specifica ai fini della certificazione rilasciata da TÜV Italia per "Privacy Officer e Consulente della Privacy" nel settore specialistico della Videosorveglianza (verranno rilasciati 20 crediti).

-         Saranno inoltre riconosciuti 20 crediti, validi per il mantenimento della certificazione, anche agli esperti di impianti di allarme e antintrusione e rapina secondo lo schema CEI TUV Italia.

-         20 crediti anche per gli avvocati: in data 18 gennaio 2023 è stata depositata la richiesta di accredito al Consiglio Nazionale Forense con numero di protocollo RIC-2023-00000400

Per informazioni e iscriversi

Il programma dei corsi può essere consultato al seguente link, dove è già possibile iscriversi per garantirsi il posto: https://bit.ly/3HoTQWg

 



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