...Mangiàti dalla crisi? Tu màngiati la crisi!
Cè una crisi nera. E questo genera un clima di generale incertezza che rende impossibile fare programmazione a breve e medio termine, rendendo centrale il tema della riscossione del credito.
Quante aziende – anche del nostro comparto – stanno morendo per crediti?
Chi ha a che fare la pubblica amministrazione, nonostante la normativa europea parli di 60 giorni per pagare le fatture, deve fare i conti con i patti di stabilità degli enti locali e con la dieta dimagrante imposta dal nostro deficit. Risultato: fornisci il servizio alla PA e poi cominci a pregare.
Chi ha che fare con i privati, spesso entra nel circolo vizioso del "io non pago tizio perché caio non ha pagato me, e caio non è stato pagato da sempronio". Tra l'altro, accanto a chi fatica per arrivare a fine mese, pagare le tasse, i dipendenti, l'IMU e tutto il resto, c'è anche chi sfrutta le pieghe della crisi per aprire attività, contrarre debiti, fallire e poi riaprire con altre composizioni societarie.
Lasciando ovviamente fatture inevase, ex collaboratori a spasso e conti che gravano sui soliti noti che rispettano le regole. Contro queste distorsioni c'è poco da fare: il recupero dei crediti, soprattutto per cifre non stratosferiche, riempie le tasche solo agli avvocati.
Gli esperti dicono che bisogna selezionare la clientela con la stessa attenzione con la quale si selezionano i fornitori, valutandone affidabilità e solvibilità prima ancora di partire con un lavoro. Certamente, ora più che mai, è fondamentale selezionare accuratamente i partner e tutta la catena del valore alla quale ci si affida, perché l'effetto domino è dietro l'angolo: meglio lasciare un cliente alla concorrenza che farsi trascinare nel baratro delle sue magagne finanziarie. Nella sicurezza, la recessione si incunea in un momento di transizione complesso, dove ad un aumento spropositato dell'offerta non corrisponde un adeguato aumento della domanda.
Ma si può sopravvivere, anzi si può volgere questa crisi in opportunità di crescita.
La formula per mangiarsi la crisi e recuperare le marginalità si chiama E=cc2 (evoluzione = crescita per competizione al quadrato): scoprila a Roma il 30 maggio.
La partecipazione è gratuita.