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I cyber attacchi colpiscono anche gli ambienti di backup, vitale il ripristino dei dati trafugati

27/04/2022

In occasione dell'ultima edizione di Security Summit, sono stati resi noti i risultati dell’edizione 2022 del Rapporto Clusit, dai quali emerge un dato rilevante: dal 2018 al 2021 gli attacchi criminali sono aumentati del 32% su base annua.

Quanto risulta allarmante è però il fatto che ad essere cresciuta in modo vertiginoso è anche la gravità delle minacce provenienti dal web e che si sia registrato un profondo scollamento fra le capacità dei cybercriminali e le capacità difensive delle vittime, a svantaggio di queste ultime.

Severity,  nuova parola chiave

In questo scenario è “severity” la nuova parola chiave da tenere in considerazione: quest’anno, infatti, il Clusit ha suddiviso la gravità degli attacchi in quattro fasce alta, critica, media e bassa. Il dato rilevante è che gli attacchi identificati come critici rappresentano il 32% del totale, e sommandoli a quelli di livello alto risulta che il 79% degli attacchi ha ormai un potenziale considerato "gravissimo" o "devastante" per le aziende colpite. Quelli con severity media o bassa, invece, rappresentano solo un quinto del totale. 

Cybersecurity e infrastruttura di storage

Donato Ceccomancini, Country Manager Infinidat Italia (in fotografia) - azienda che aiuta le imprese e i services provider a potenziare il proprio vantaggio competitivo basato sui dati su larga scala -  svolge alcune riflessioni che riguardano soprattutto l'approccio che le aziende devono avere, al fine di proteggersi da attacchi sempre più articolati e complessi.

Gli attacchi informatici sono una minaccia reale, in continua crescita, e le aziende non possono più sottovalutarne le conseguenze, che in molti casi possono rivelarsi davvero dolorose. Ecco perché, per affiancare soluzioni di Cybersecurity all’avanguardia, è necessario disporre anche di un’infrastruttura di storage di ultima generazione. Negli ultimi anni, infatti, è stato dimostrato come i cyber attacchi siano in grado di colpire anche gli ambienti di backup, intaccando anche le copie dei dati. Pertanto, le soluzioni di storage tradizionali, focalizzate sulla velocità di backup, non sono più all’altezza di rispondere alle nuove esigenze di mercato.

Oggi, quello che ogni provider di storage dovrebbe fare è concentrarsi sul miglioramento delle capacità di recovery. Il ripristino deve essere sistematico, verificabile e praticamente istantaneo da qualsiasi punto della cronologia dei dati. Il tutto dovrebbe essere accompagnato dalla possibilità di creare un ambiente isolato, che consenta alle aziende di effettuare un’analisi dei set di dati di backup e identificare la copia priva di malware o ransomware per un ripristino in tutta sicurezza.

Con queste premesse, l’obiettivo che ci siamo prefissati è stato quello di stabilire un nuovo standard per la Cyber Resilience, in modo da aiutare le aziende ad affrontare attacchi informatici sempre più pericolosi. 

Oltre al supporto di tecnologie all’avanguardia, però, le infrastrutture di ultima generazione non possono prescindere dall’offrire semplicità d’uso e di gestione per non complicare la vita alle divisioni IT. La nostra lunga esperienza sul mercato e l’attenzione che da sempre riserviamo alle richieste e ai feedback ricevuti dai nostri clienti, ci ha permesso di rilasciare, all’inizio di quest’anno InfiniSafe, una tecnologia innovativa integrata nell'architettura di protezione dati InfiniGuard. Le funzionalità native di InfiniSafe aiutano le aziende a contrastare e proteggersi da attacchi informatici e violazioni dai dati, combinando immutable snapshot, air gap logici, reti separate/isolate e un rispristino quasi istantaneo in un'unica piattaforma ad alte prestazioni".


maggiori informazioni su:
www.infinidat.com/it



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