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Verisure: La sicurezza online influenza la sicurezza domestica?

17/02/2022

In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete - istituita dalla Commissione Europea ogni secondo martedi di febbraio, al fine di sensibilizzare al corretto uso della rete internet e generare consapevolezza su temi come cyberbullismo, social network, identità digitale, privacy online - Verisure si è chiesta se la sicurezza online influenzi la sicurezza in casa.

Con i dati di due recenti ricerche di mercato, che ha reso pubblici, dà una risposta a questa domanda. Le ricerche sono state condotte in collaborazione con l’Istituto di Ricerca e Mercato Sondea e con Skuola.net, il primo portale d’Italia dedicato ai giovani e alla scuola.

La ricerca Verisure e Sondea “La sicurezza in Italia nel 2021”, realizzata su un campione di oltre 2.500 persone tra i 30 e i 65 anni, evidenzia che al 1° posto (47% degli intervistati) la pandemia da Covid-19 porterà a un aumento delle truffe online.

Rispetto ai dati 2021 vs 2020, si evidenzia un netto peggioramento nella percezione della sicurezza in rete su ogni indicatore, in parallelo con il progredire della pandemia. In maggiore dettaglio:

- Da novembre 2020 a novembre 2021 sono aumentate del 10% le persone che temono che la pandemia porterà a un aumento di truffe online;

- Il reato che si teme maggiormente è il furto di dati online: per 1 su 2 è estremamente probabile esserne vittima, +5% rispetto al 2020.

- 1 su 4 ha paura di subire un furto di dati online (+6% rispetto al 2020), mentre cresce del 7% la quota di chi teme una truffa online.

Timori per la sicurezza in casa 

La ricerca Verisure e Skuola.net “Osservatorio giovani&sicurezza 2021”, svolta su un campione di 1.000 ragazzi tra gli 11 e i 30 anni, indica che 7 giovani su 10 temono che l’eccessiva visibilità sui social network possa compromettere la loro sicurezza in casa.

Con il progredire della pandemia, i dati 2021 vs 2019 mostrano che sempre meno giovani raccontano sui social network i dettagli di cosa fanno quando, ad esempio, partono per una vacanza lasciando la casa vuota: Cresce di 7pp (da 33% nel 2019 a 40% nel 2021) la quota di ragazzi che non racconta quasi nulla; Aumenta dal 15% al 22% la percentuale di ragazzi che non amano far sapere online cosa fanno; Il 38% racconta tutto o quasi della propria giornata, ben il 14% in meno rispetto a prima della pandemia; Scende del 5% la quota di giovani che si geolocalizza.

Nel corso degli ultimi due anni, si può osservare un uso più consapevole dei social network da parte dei più giovani, come se la nuova quotidianità "iperconnessa" fosse stata causa di un  maggior timore per la propria sicurezza. 

Dal 2019 al 2021, il +6% di ragazzi ha chiuso i propri profili social a occhi sconosciuti (dal 21% al 27%). Sono soprattutto i giovanissimi a prestare più attenzione alla propria privacy online: il 35% di ragazzi tra gli 11 e i 14 anni ha un profilo Facebook, Instagram o TikTok privato.


maggiori informazioni su:
www.verisure.it



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