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Il “Decreto Cybersicurezza” diventa legge dello Stato

06/08/2021

ROMA - E' diventato legge il decreto cybersicurezza. Nella seduta n. 354 del 3 agosto 2021, il Senato ha infatti definitivamente approvato – con 204 voti favorevoli; 3 contrari e 23 astenuti – il DdL n. 2336, di conversione del decreto legge n. 82, recante “Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale".

Si tratta di un provvedimento di grande importanza, anche in considerazione dell’accresciuta esposizione alle minacce cibernetiche registrata negli ultimi tempi. Lo confermano i dati di una nota ANSA del 4 agosto scorso: gli attacchi informatici su larga in Europa sono passati da 432 nel 2019 a 756 nel 2020, registrando un aumento del 75% rispetto al 2019.

Al vertice del sistema nazionale di sicurezza cibernetica è il Presidente del Consiglio dei ministri, al quale è attribuita “l’alta direzione e la responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza”. Avrà il compito di nominare e revocare il direttore generale e il vice direttore generale della nuova Agenzia, nomine che dovranno preventivamente essere comunicate al Copasir e alle Commissioni parlamentari competenti.

Con lo stesso provvedimento viene istituito anche il Comitato interministeriale per la cybersicurezza, che ha funzioni di consulenza, proposta e vigilanza sulle politiche del settore. Sono trasferiti presso l’Agenzia il Csirt italiano (il Computer security incident response team) e il Centro di  valutazione e certificazione nazionale (Cvcn).

La sicurezza digitale è considerata un tema prioritario anche in termini di Pnrr, essendo un capitolo chiave per la transizione digitale della Pubblica Amministrazione, alla quale sono riservati  circa 620 milioni di euro. Come sottolinea il presidente dei Copasir, Adolfo Urso, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Il decreto licenziato anche dal Senato permetterà di partire subito, colmando una grave lacuna. L’Agenzia sarà a regime con 800 dipendenti del più alto livello, presi dalla Pubblica amministrazione e poi anche attraverso gare e chiamate dirette. La resilienza cibernetica diventerà realtà con in campo le imprese, le università, la PA e la formazione”.

(Fonte: www.corrierecomunicazioni.it/)

 



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