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Progetto Don Bosco, la parola agli sponsor: Giancarlo Rolando Lanzone di Siemens S.C.E

21/07/2021

ROMA - “Formare in maniera concreta i giovani per il futuro della sicurezza 4.0” questo il senso del progetto che ha dato vita a tre nuovi moderni laboratori interni, molto sofisticati, nei settori building automation, sicurezza anticrimine, videosorveglianza, controllo accessi, sicurezza antincendio, con un'annessa area esterna tecnologicamente avanzata, per le simulazioni progettuali e funzionali direttamente in campo.

Abbiamo intervistato le aziende che hanno creduto e investito nei nuovi i laboratori, del Centro Ragazzi Don Bosco di Roma. Ecco le loro testimonianze.

Giancarlo Rolando Lanzone, referente per il Centro-Sud Italia per il gruppo  Siemens S.C.E. ( Siemens Cooperates with Education).

Il pedagogista Francesco De Bartolomeis definiva i laboratori didattici come luoghi fisici e sociali attrezzati, non un semplice accompagnamento delle attività scolastiche, ma l’ossatura portante della scuola stessa. 

- Quali sono state le motivazioni che hanno spinto il management aziendale ad aderire a questo innovativo percorso formativo?

"La Siemens ha un settore dedicato alle scuole, Siemens S.C.E. (Siemens Cooperates with Education) e un portale per docenti e studenti per instradarli verso le conoscenze delle tecnologie dell'industria 4.0). Viene offerto materiale didattico, apparecchiature industriali e soluzioni di formazione per ambienti di apprendimento combinati per insegnare/conoscere la tecnologia di ultima generazione.

Nel 2018, il CNOS FAP ha stipulato con Siemens Italia un accordo a livello nazionale per  sviluppare laboratori di automazione attuali e reali. Il Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma è uno dei centri CNOS FAP che ha deciso di utilizzare questa opportunità di collaborazione."

- L’attività in laboratorio, oltre alla normale attività didattica, quale trasformazione concreta darà agli studenti?

"Le apparecchiature installate nel laboratorio dedicato all’ automazione Siemens nel Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, sono le stesse che vengono fornite alle aziende. I ragazzi avranno l’opportunità di poter lavorare a scuola con software e hardware utilizzato presso le aziende sulle linee automatizzate. Queste conoscenze tecnologiche sono molto ricercate in questo momento di forte crescita della digitalizzazione industriale e gli studenti diplomati avranno un livello di conoscenza apprezzato da chi ha necessità di inserire rapidamente personale addestrato."

- Secondo la vostra vision, quale sarà l’impatto sui mercati della security che avranno queste nuove figure professionali 4.0? 

"Il laboratorio del Don Bosco non è solo un semplice laboratorio di automazione. Con molto ritardo ci si sta accorgendo che con la connessione in rete delle apparecchiature industriali si espongono anche i più piccoli impianti ad intrusioni indesiderate. La sicurezza dei dati che transitano nelle reti non è fondamentale solo a livello IT (Information Tecnology) ma è altrettanto importante a livello OT (Operational Tecnology), dove per carenza di conoscenze dei rischi, si opera spesso in maniera più superficiale creando così varchi nella rete dati. E’ questo uno dei temi incentivati dal piano nazionale Transizione 4.0, la cybersecurity e l’automazione è la nuova protagonista. Occorre anche avere personale preparato e addestrato alla valutazione delle insidie che possano creare intrusioni sgradite e pericolose. Questa è la novità e il valore aggiunto: gli studenti dell’Istituto Don Bosco verranno addestrati dai loro formatori all’uso di apparecchiature industry 4.0 ready e alla protezione di queste apparecchiature dall’accesso di persone non autorizzate sia a livello locale che remoto. 

Gli studenti potranno svolgere esercitazioni didattiche collegandosi da casa alla rete di automazione presente nel laboratorio con un sistema che consentirà ai formatori del Don Bosco di configurare i diritti di accesso in base alle necessità di lavoro.

Una formazione dei giovani su questo tema può essere solo un valore aggiunto positivo rispetto alla diffusa superficialità che spesso viene usata sul tema delle connessioni delle apparecchiature da remoto attraverso la rete Internet e questo è un argomento che anche i manutentori 4.0 devono assolutamente conoscere."

Per approfondire: https://www.secsolution.com/audiovideo-dett.asp?id=596


maggiori informazioni su:
www.siemens.com/sce



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