ROMA - “Formare in maniera concreta i giovani per il futuro della sicurezza 4.0” questo il senso del progetto che ha dato vita a tre nuovi moderni laboratori interni, molto sofisticati, nei settori building automation, sicurezza anticrimine, videosorveglianza, controllo accessi, sicurezza antincendio, con un'annessa area esterna tecnologicamente avanzata, per le simulazioni progettuali e funzionali direttamente in campo.
Abbiamo intervistato le aziende che hanno creduto e investito nei nuovi i laboratori, del Centro Ragazzi Don Bosco di Roma. Ecco le loro testimonianze.
Ne parliamo Giuliano Ottogalli, Direttore Commerciale Italia Tecnoalarm.
Il pedagogista Francesco De Bartolomeis definiva i laboratori didattici come luoghi fisici e sociali attrezzati, non un semplice accompagnamento delle attività scolastiche, ma l’ossatura portante della scuola stessa.
- Quali sono state le motivazioni che hanno spinto il management aziendale nell’aderire a questo innovativo percorso formativo?
"Tecnoalarm guarda avanti, da sempre. Tra le nostre attività, insieme alla voce “Ricerca e Sviluppo”, c’è la voce “Formazione” con il nostro programma Educational@Tecnoalarm. Sì, per noi queste funzioni viaggiano di pari passo, perché educare le generazioni che si affacciano al mercato vuol dire protendersi verso il futuro. La formazione è un nostro valore etico, ma anche una responsabilità morale e sociale.
In Italia, le migliaia di aziende in possesso della regolare abilitazione lettera B per la realizzazione di impianti elettronici (tra i quali figurano i sistemi di allarme intrusione, controllo accessi e videosorveglianza) e lettera G per la realizzazione di impianti di rilevazione incendi, come indicato nel decreto ministeriale 37/08, rappresentano un’ottima opportunità di lavoro per i giovani che completano il proprio percorso formativo presso le Scuole Salesiane".
- L’attività in laboratorio, oltre alla normale attività didattica, quale trasformazione concreta darà agli studenti?
"Un corretto percorso formativo di laboratorio consentirà ai giovani studenti di venire a contatto non solo con le tecnologie e la loro applicazione, ma anche di approfondire aspetti normativi che rappresentano il valore aggiunto per la loro collocazione professionale nel mercato della sicurezza e rilevazione incendi".
- Secondo la vostra vision, quale sarà l’impatto sui mercati della security che avranno queste nuove figure professionali 4.0?
"La crescita della qualità della proposta, unitamente alla qualità della realizzazione dei sistemi, rappresentano il contributo che queste nuove figure professionali porteranno nel mercato della sicurezza nel corso dei prossimi anni grazie alle conoscenze acquisite. Non dimentichiamoci anche che approfondire le conoscenze degli alunni con attività hands-on può invogliarli nel proseguire gli studi nell’ambito della progettazione e a livello commerciale, non solo tecnico. Abbiamo cercato di fare proprio questo: dare spazio a tutti, creando scenari per nuove figure professionali con una solida base tecnica".
Per approfondire: https://www.secsolution.com/audiovideo-dett.asp?id=596
maggiori informazioni su:
www.tecnoalarm.com
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